00:00 10 Aprile 2014

Ultimissime della sera; IMPORTANTI CAMBIAMENTI in vista?

Dopo alcune giornate trascorse tra spifferi d'aria fredda provenienti dai quadranti orientali e placide atmosfere di stasi anticiclonica, un cambiamento piuttosto rilevante delle condizioni atmosferiche potrebbe far breccia sul bacino del Mediterraneo dalla seconda metà di aprile in avanti. Dubbi ed incertezze su una previsione che presenta sfumature troppo indefinite.

Situazione attuale: l’Italia risulta attualmente interessata da un anticiclone che dall’Europa occidentale si fa strada con gradualità verso oriente. In conseguenza di questo le condizioni atmosferiche presenti attualmente sull’Italia sono caratterizzate da tempo buono ed ampio soleggiamento su diverse regioni dello stivale.

Solo sulle estreme regioni meridionali e con particolare rifermento ai settori adriatici sono resistiti alcuni modesti annuvolamenti ma senza essere accompagnati da precipitazioni. Qualche addensamento nuvoloso di tipo basso è presente anche lungo le coste della Liguria e dell’alta Toscana, anche in questo caso senza conseguenze sotto il punto di vista precipitativo.
 

Il tempo previsto da venerdì 11 a lunedì 14 in sintesi: durante il prossimo fine settimana modeste infiltrazioni d’aria più fresca provenienti da nord-est riusciranno a portare una accentuazione dell’instabilità soprattutto sui settori italiani centrali e meridionali, con particolare riferimento ai versanti adriatici.

La giornata più stabile risulterà con tutta probabilità lunedì 14 quando una zona di alta pressione dai settori occidentali europei si posizionerà proprio sopra il nostro Paese, attuando l’instabilità. Qualche nube bassa potrà fare capolino lungo i settori costieri tirrenici. Da martedì 15 potrebbero iniziare a manifestarsi i primi segnali di un cambiamento importante del tempo atteso sul finire della prossima settimana. 

Atlantico si, atlantico no? Il duello tra modello americano GFS e modello inglese ECMWF:

Sulle previsioni oltre la prima metà del mese sembra che i centri di calcolo americani ed inglesi si divertano a scambiarsi reciprocamente le carte in tavola, interscambiandosi i rispettivi scenari. Nella serata di ieri, mercoledì 9 aprile eravamo infatti rimasti aggiornati col modello inglese ECMWF in merito la previsione di una intensa fase perturbata dalle origini atlantiche prevista investire appieno il nostro Paese mentre il modello americano sosteneva un’ipotesi più anticiclonica.

Oggi ritroviamo uno scenario praticamente ribaltato, il modello americano GFS stravolge completamente prospettiva sul lungo termine, proponendo l’ingresso di aria fresca ed instabile atlantica, il modello inglese ha invece ribaltato la propria previsione proponendo una persistenza di aree anticicloniche sull’ovest del continente, una situazione che esporrebbe l’Italia a flussi freschi ed instabili nord-orientali.

Spingendoci oltre le 200 ore la differenza tra i due modelli si fa abissale; il modello americano ricalca a tutti gli effetti la previsione emessa 24 ore fa dal centro di calcolo inglese, prevedendo l’arrivo di una intensa figura depressionaria di natura nord-atlantica con tanto di cut-off isolato nel bel mezzo del Mediterraneo, interessando principalmente l’Italia.

Il modello inglese contempla invece tutt’altro scenario, fatto principalmente di bel tempo con temperature in aumento e ventilazione debole. Un tipo di tempo che ancora una volta ricalcherebbe standard di inizio estate o di fine primavera con termiche sopra la media del periodo.

Quali sono le conclusioni di Meteolive?

Per ora riteniamo moderatamente più probabile la tesi esposta dal modello d’oltreoceano. L’arrivo dell’atlantico dai settori europei occidentali in direzione dell’Italia è una previsione che viene infatti sostenuta anche da altri modelli previsionali. Del resto anche le previsioni spaghetti d’Ensemble riferiti alla città di Verona, mettono in luce nel periodo compreso tra giovedì 17 – domenica 20 un netto calo delle temperature abbinato a precipitazioni abbastanza consistenti. Dettaglio non trascurabile che metterebbe in evidenza l’influenza di masse d’aria atlantica sul continente, per i settori settentrionali dello stivale quasi sempre responsabili di piogge anche consistenti

Autore : William Demasi