00:00 10 Giugno 2014

Ultimissime della sera: grande caldo ancora per pochi giorni, poi…

L'intensa ondata di calore che da alcuni giorni interessa l'Italia ed il bacino del Mediterraneo, sarà destinata a concludersi nel giro di pochi giorni, lasciando spazio ad una nuova fase atmosferica dalle caratteristiche più fresche ed instabili. Ancora incerta l'evoluzione prevista a cavallo tra la seconda e la terza decade di giugno anche se l'ago della bilancia pende a favore di una maggiore instabilità.

Situazione attuale: giornata di tempo assolato e molto caldo su quasi tutto il Paese, solo durante il pomeriggio alcuni settori delle zone interne alpine ed appenniniche si sono popolate di cumulonembi che hanno determinato occasionali rovesci o temporali apportatori di refrigerio temporaneo. Altrove sono stati il sole e la calura i protagonisti principali del panorama atmosferico. Nelle valli interne e sulla Valpadana le temperature hanno varcato senza troppa difficoltà la soglia dei 30°C, come sempre lungo le coste la colonnina di mercurio si è fermata su valori un poco meno caldi, tuttavia al caro prezzo di un aumento dell’umidità relativa. 


Ancora qualche giorno di grande calura, ma l’instabilità tenderà a farsi via via più presente. In breve l’evoluzione del tempo prevista nei prossimi due-tre giorni.

L’onda di calore portata dalla distensione dell’anticiclone africano sta interessando il nostro Paese ormai da diversi giorni. Tuttavia ci lasciamo alle spalle la parte più intensa della rimonta calda che andrà gradualmente scemando col passare dei giorni. Il primo sintomo del sostanziale invecchiamento dell’anticiclone sarà rappresentato da un aumento dell’umidità relativa che potrà predisporre l’atmosfera alla formazione di alcuni temporali di calore pomeridiani e serali, concentrati soprattutto nelle aree interne di Alpi ed Appennino

In seguito Meteolive ritiene molto probabile l’arrivo di una sfuriata temporalesca che coinvolgerà diverse zone d’Italia portando un ricambio d’aria ed un calo della temperatura anche piuttosto sensibile. Tutto questo dovrebbe concretizzarsi entro il prossimo fine settimana. (sabato 14 – domenica 15)

L’origine di questa parentesi instabile sarà da ricercare nella posizione assunta dall’anticiclone delle Azzorre a partire dal prossimo fine settimana, esso tenderà infatti ad alzarsi di latitudine coinvolgendo il Regno Unito e parte dell’oceano Atlantico settentrionale. Una particolare configurazione sinottica che potrebbe predisporre il nostro Paese a frequenti situazioni di instabilità anche nella terza ed ultima decade di giugno. 

L’aggiornamento serale del modello inglese ECMWF lascia proprio intravedere questa possibilità, facendo persistere valori geopotenziali piuttosto bassi, concentrati soprattutto sui settori meridionali dell’Europa, mentre al contrario anomalie positive di geopotenziale persisterebbero alle alte latitudini, concentrate soprattutto sul comparto nord-atlantico. Una situazione che, se trovasse riscontro nella realtà dei fatti lascerebbe presupporre un proseguimento di giugno spesso e volentieri influenzato da masse d’aria instabili

Autore : William Demasi