00:00 8 Agosto 2014

Ultimissime della sera: estate capricciosa al nord, solleone sul resto d’Italia

Quali saranno le mosse dell'atmosfera nel periodo di Ferragosto? Vincerà il sole o l'instabilità? Oppure questi due scenari contrapposti si contenderanno pacificamente una fetta del territorio? Uno sguardo anche al LUNGO TERMINE.

Situazione attuale: condizioni di moderata instabilità hanno interessato oggi l’arco alpino e prealpino, laddove si sono concentrati i maggiori annuvolamenti e le occasioni di precipitazioni, talora a sfondo temporalesco. Altrove la giornata è stata caratterizzata da ampi spazi di sereno, clima caldo e tempo da spiaggia. La ventilazione è stata debole a prevalente regime di brezza.

Chi la dura la vince, ma questa volta l’anticiclone pare avere qualche carta in più da giocarsi.

La distensione di una zona anticiclonica lungo il bacino del Mediterraneo, includendo quindi anche il nostro Paese, è ormai una realtà sotto gli occhi di tutti. Sono infatti sensibilmente migliorate rispetto a qualche giorno fa, le condizioni atmosferiche presenti sul nostro territorio. I temporali e la nuvolosità resta confinata solo alle regioni settentrionali, laddove ci aspetteremo ancora qualche disturbo anche nelle giornate a venire. Sole, caldo e stabilità protagonisti della scena al centro ed al sud, dove si rinnoveranno le grandi occasioni di andare al mare e di assaporare appieno il clima dell’estate.

Un certo aumento dell’instabilità provocata da un parziale cedimento del campo geopotenziale, viene messo in evidenza dal modello europeo nel periodo compreso tra martedì 12 e venerdì 15. Essa colpirebbe segnatamente le regioni del nord, con temporali più frequenti inizialmente nelle aree nord-occidentali, successivamente anche sulle regioni di nord-est. In linea generale il maggior rischio di temporale resterebbe confinato a nord del fiume Po. Questa situazione sarebbe favorita da una paziale ondulazione del getto in corrispondenza dei settori europei occidentali, tutto questo determinerebbe la conseguente formazione di una saccatura con asse disposto in territorio francese.

In seguito la previsione del modello europeo pare tendere nuovamente la mano verso condizioni di instabilità
, concentrate quantomeno sui settori centrali e settentrionali della penisola. L’avanzamento della struttura ciclonica determinerebbe una veloce fase d’instabilità che in questo caso nn avrebbe troppe difficoltà a guadagnare anche i settori centrali della penisola. C’è da dire che questa evoluzione rappresenta un po’ una voce fuori dal coro, in quanto nessun altro modello previsionale prevede al momento un’evoluzione barica di questo tipo. Occorrerà quindi attendere gli aggiornamenti di domani per avere un quadro più chiaro della situazione.

Autore : William Demasi