00:00 12 Novembre 2014

Ultimissime della sera: dopo la pioggia in arrivo i primi freddi o l’anticiclone?

Il modello europeo conferma ancora qualche giornata di tempo perturbato su alcuni settori dello stivale italiano. Incertezza sul lungo termine tra anticiclone o l'arrivo dei primi freddi in ambito europeo. Vediamo nel dettaglio.

Situazione attuale: Ancora una giornata di tempo molto instabile soprattutto sulle regioni centrali e settentrionali italiane. Rovesci e temporali non sono mancati neppure al meridione, investendo con particolare intensità la Basilicata e la Puglia, mentre le prime schiarite si stanno affacciando dalla serata sulla Sardegna e le regioni di nord-ovest. Temperature in contenuto calo al centro ed al nord, stazionarie altrove. Ventilazione ciclonica sull’Italia, con rinforzi di Scirocco al meridione.

Dopo diversi giorni di pioggia, in arrivo fase di stop al tempo perturbato.

La situazione atmosferica attuale è caratterizzata dal transito di una figura depressionaria che muove sull’Italia un vasto sistema nuvoloso foriero ancora di precipitazioni e qualche forte temporale soprattutto all’estremo sud. Nei prossimi due giorni, riferendoci quindi a giovedì 13 e venerdì 14 novembre, un promontorio mobile d’alta pressione tenderà ad estendersi lungo il nostro stivale, partendo dai settori più occidentali già dalla prossima notte.

Una fase di tregua al tempo perturbato che riguarderà esserenzialmente la giornata di domani, giovedì 13 ,ma soprattutto venerdì 14, con il sole che, seppur temporaneamente, andrà imponendosi su tutto il Paese.

Nuova fase perturbata durante attesa il fine settimana.

Il promontorio d’alta pressione risulterà effimero, esso avrà breve durata
. Con l’arrivo del weekend ci attendiamo un nuovo e veloce impulso perturbato dall’Europa occidentale verso il nostro Paese, impegnando dapprima l’angolo nord-occidentale e la Sardegna (sabato 15) poi anche il resto d’Italia nel corso di domenica 16. Sarà una perturbazione questa, dalle caratteristiche diverse rispetto a quelle avute sinora; andrà attenuandosi almeno in parte la situazione di blocking, così facendo le precipitazioni indulgeranno per meno tempo sul nostro territorio, evolvendo abbastanza velocemente verso oriente, liberando quindi tutte quelle regioni che in questo momento risultano particolarmente fragili sotto il punto di vista idrogeologico, riferendoci quindi al Piemonte, la Liguria e la Toscana.

Spingendo il nostro sguardo verso la terza ed ultima decade novembrina, pare riconfermarsi (seppur con delle variazioni) la medesima circolazione già enunciata dal modello americano: la distensione di un’area anticiclonica dal vicino oceano Atlantico in direzione dell’Europa, seppur con modalità più incerte rispetto quanto preventivato dal centro di calcolo oltreoceano.

Secondo la visione del modello europeo, l’anticiclone potrebbe essere interrotto di tanto in tanto dal passaggio di qualche veloce impulso instabile dalle origini nord-atlantiche. Gli impulsi in questo caso sarebbero accompagnati da un attivo ramo della corrente a getto, le singole perturbazioni pilotate da apparati depressionari posti sull’Europa nord-occidentale e l’oceano Atlantico settentrionale. Un pattern tipicamente di AO positiva, nel quale gli anticicloni resterebbero distesi alle basse latitudini dell’Europa, mentre il flusso perturbato oceanico influenzerebbe il tempo della alte latitudini, portando tempo ventoso e tempestoso. Eventuali passaggi perturbati a livello italiano sarebbero a questo punto legati a semplici ondulazioni della corrente a getto, destinati a compiersi ed esaurirsi nello spazio di poco tempo.

Evoluzione da confermare.

Autore : William Demasi