00:00 9 Febbraio 2016

Ultimissime della sera: confermata la prosecuzione del maltempo

Instabilità artica alla riscossa dell'Europa? Le probabilità crescono giorno dopo giorno!

Situazione attuale: l’avvicinamento di una nuova, vistosa circolazione di BASSA PRESSIONE al nostro Paese, determina un netto rinforzo della ventilazione sud-occidentale di Libeccio. Condizioni meteo-marine che conseguentemente hanno fatto registrare un netto peggioramento rispetto alla giornata di ieri. Segnaliamo un nuovo aumento della nuvolosità associata ad occasionali precipitazioni concentrate soprattutto lungo i versanti dell’alto Tirreno, maggiori schiarite al meridione, sui versanti adriatici e sull’angolo nord-occidentale. Colonnina di mercurio in temporanea, effimera risalita prima di una nuova diminuzione prevista in quota già dalle ore notturne. 

Instabilità nord-atlantica alla riscossa. 

Come un fiume in piena, il flusso di correnti moderatamente fredde ma molto instabili di origine settentrionale oceanica, fanno breccia sul bacino del Mediterraneo, trasportando con sè diversi corpi nuvolosi. Gli addensamenti più consistenti restano appannaggio delle regioni esposte direttamente all’azione dei venti occidentali, riferendoci pertanto al versante tirrenico che, nei prossimi giorni, sperimenterà molte giornate di cielo nuvoloso e le precipitazioni saranno tutt’altro che rare.  

Focus sulle conseguenze dell’articata prevista dopo metà mese. 

La situazione atmosferica subirà un’ulteriore virata verso condizioni invernali dalla seconda metà del mese; verranno messe in gioco masse d’aria fredda di origine ARTICA, provenienti dal Mare del Nord e dai settori più settentrionali della Penisola Scandinava. 

In questo frangente dovremo aspettarci un calo della temperatura che potrebbe essere abbastanza sensibile soprattutto sulle regioni centrali e settentrionali. L’aria più fredda di origine artica, si manifesterebbe attraverso un calo molto deciso delle temperature alla quota di 500hpa, una condizione che potrebbe portare contrasti atmosferici considerevoli, soprattutto sopra la superficie del mar Mediterraneo.

In questo frangente il tempo più incerto interesserebbe soprattutto i settori centrali e meridionali della penisola, mentre al nord sarebbero più frequenti delle ampie schiarite assolate. Il freddo si farebbe però sentire soprattutto nelle ore notturne.

Lungo termine; ancora molta incertezza.

Volgendo lo sguardo al periodo compreso tra la fine della seconda decade e l’esordio della terza decade di febbraio, l’evoluzione atmosferica si fa molto incerta. Il comune denominatore confermato dalle previsioni, sembra essere un mantenimento della circolazione meridiana, anche se ancora non se ne riescono a comprendere con precisione le conseguenze a livello italiano.

Alcune emissioni, proponendo lo sprofondamento esagerato di masse d’aria fredda nel cuore del deserto sahariano, metterebbero in luce addirittura una risalita d’aria molto mite di estrazione nord-africana sul Mediterraneo orientale. Tali masse d’aria lambirebbero persino i settori centrali e meridionali del nostro Paese, apportandovi una parentesi termica dalle caratteristiche "primaverili". Trattasi ovviamente di una possibile variante previsionale tra le tante ma appare quantomai chiara la volontà dell’atmosfera nel voler riservare qualche colpo di scena all’ultimo minuto. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi