00:00 26 Luglio 2017

Ultimissime della sera: come potrebbe concludersi l’ondata di calore sull’Italia?

Uno sguardo a LUNGO TERMINE per capire i movimenti del nostro anticiclone sul Mediterraneo e le conseguenze per il tempo italiano.

Ormai confermato da tutti i modelli a nostra disposizione, l’avvento di una forte ondata di caldo sul Mediterraneo appare ormai come evento conclamato e dovremo purtroppo farcene una ragione. Come sovente accade, a scatenarlo ci penserà lo sprofondamento di un ramo della corrente a getto sulla Penisola Iberica e sul Marocco, evento che determinerà un richiamo di correnti molto calde di origine subtropicale-africana sui settori centrali del Mediterraneo. Da tali masse d’aria ne verrà coinvolto anche il nostro Paese, dove si prospetta una fase di FORTE CALURA che andrà a riguardare il periodo a cavallo tra la fine di luglio e l’esordio di agosto, colpendo con particolare intensità le regioni del centro e del Mezzogiorno. 

Il nostro sguardo si rivolge però alle lunghe distanze previsionali, al fine di scorgere almeno qualche tentativo di cambiamento ad una condizione di stasi circolatoria "quasi" totalitaria che ha riguardato molte delle fasi atmosferiche relative all’estate 2017. Inutile dire che per molte delle nostre regioni, una via di fuga alla forte ondata di CALDO potrà arrivare soltanto con il cambio stagionale e che quindi un vero appuntamento con l’interruzione del caldo arrivi soltanto con il mese di settembre oppure con l’ultima decade di agosto. 

Prima di tale data, potremo ambire a delle rinfrescate temporanee sulla falsariga di quella che stiamo sperimentando in questi giorni di rinnovata instabilità. Purtroppo la notizia negativa di questa sera è che dai modelli non traspare alcuna vera "rottura" del caldo in grado di riguardare tutto il nostro Paese, anche se emerge la volontà da parte delle correnti fresche oceaniche di tentare un approccio un po’ più convinto alle regioni settentrionali. Ciò potrebbe verificarsi soprattutto da venerdì 4 agosto in avanti, quando il modello europeo mette in luce infiltrazioni d’aria meno calda accompagnate da manifestazioni d’instabilità a sfondo temporalesco.

Un po’ di instabilità sempre indirizzata alle regioni settentrionali viene rimarcata anche tra martedì primo agosto e mercoledì 2 ma in questo caso il beneficio in termini di temperature sarebbe davvero troppo limitato. 

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Autore : William Demasi