00:00 27 Gennaio 2015

Ultimissime della sera: ci attendono diverse giornate di freddo e molta instabilità

Uno sguardo alla previsione serale del modello europeo ECMWF: confermato l'avvio della nuova fase invernale europea tra la fine di gennaio e la prima decade di febbraio 2015. Dove andranno concentrandosi gli episodi di instabilità? Dove farà più freddo?

Situazione attuale: una giornata di break all’instabilità caratterizza quest’oggi anche i settori di mezzogiorno, laddove sono andate manifestandosi nel corso della giornata, schiarite anche ampie in un contesto non troppo freddo. Velature alte e sottili associate ad aumento della temperatura anche nelle regioni del centro e del sud, qualche nevicata sui rilievi alpini di confine. Ventilazione prevalentemente settentrionale anche se oggi in temporanea attenuazione.

Prosegue l’instabilità in chiave invernale sul nostro Paese. I dettagli dell’ultima ora.

L’Italia risulta ancora marginalmente coinvolta da una circolazione di bassa pressione che concentra nubi e precipitazioni soprattutto sui settori meridionali della penisola. L’alta pressione rimane ancorata di sponda ai settori occidentali europei, mentre le aree centro-orientali del continente assistono allo scivolamento di masse d’aria più fredda dalle origini polari. Queste ultime si presentano sul nostro territorio sottoforma di corrente nord-orientale derivata, stabilendo un regime circolatorio piuttosto avaro di precipitazioni sulle regioni del nord, laddove tende a farsi sentire la presenza dell’alta pressione sull’ovest Europa. Nubi e fenomeni prediligono le aree di mezzogiorno.

In questa sede ci attendiamo ancora un modesto passaggio di nuvolosità nella giornata di domani, mercoledì 28 gennaio, sulle regioni meridionali italiane, particolarmente colpite Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata. Ventoso e fresco altrove.

Giovedì 29
sarà un’altra giornata di TREGUA; l’Europa settentrionale verrà interessata da un brusco abbassamento della pressione conseguente all’intervento di una vasta circolazione depressionaria ricolma d’aria fredda di origine polare. Questa depressione svolgerà un ruolo chiave nel plasmare la circolazione atmosferica attesa sul nostro continente tra fine gennaio e la prima decade di febbraio.

Dalla giornata di venerdì 30 gennaio, l’Italia ne verrà direttamente coinvolta; un forte abbassamento delle altezze geopotenziali riguarderà l’intero Paese, ventilazione tesa di Libeccio concentrerà precipitazioni soprattutto sui versanti tirrenici centrali e meridionali mentre sulle regioni del nord sarà imminente l’intervento del Favonio, anche se potrebbe trattarsi di un visitatore temporaneo.

Un veloce peggioramento delle condizioni atmosferiche potrebbe intervenire sulle regioni settentrionali nella giornata di sabato 31 gennaio, mentre le giornate successive potrebbero proseguire sotto una ventilazione che a livello italiano risulterebbe prevalentemente settentrionale, portando condizioni abbastanza accentuate di freddo soprattutto al centro nord. L’instabilità tornerebbe ad interessare il centro sud, versanti adriatici.

In merito al LUNGO TERMINE, la previsione del modello europeo si discosta nettamente da quanto previsto dal centro di calcolo americano. In questo caso l’azione di blocking sull’oceano Atlantico, manterrebbe attivo sull’Italia un flusso di correnti fredde ed instabili polari, secondo questo run di previsione, queste ultime diverrebbero leggermente "contaminate" da un’influenza artica che potrebbe acuire i valori di freddo nei bassi strati sulla Mitteleurope. Una nuova depressione potrebbe riportare la NEVE sulle regioni settentrionali giovedì 5 febbraio. (previsione da confermare)

Previsione in aggiornamento con nuove mappe e commenti.

Autore : William Demasi