00:00 10 Settembre 2014

Ultimissime della sera: braccio di ferro tra atlantico ed anticiclone, vediamo perchè

L'evoluzione atmosferica attesa nei prossimi giorni, lascerà gradualmente spazio ad un tipo diverso di circolazione in cui l'anticiclone mediterraneo ed una depressione dalle origini atlantiche si contenderanno il territorio europeo. Uno sguardo alla previsione serale del modello europeo.

Situazione attuale: lo sprofondamento di una goccia d’aria fredda verso i settori italiani ha determinato nelle ultime ore la formazione di molti temporali soprattutto sulle regioni del centro-nord Italia. Intensi rovesci di pioggia a sfondo temporalesco si sono concentrati questa mattina sulla Liguria di Levante e l’alta Toscana, durante il pomeriggio manifestazioni temporalesche sull’Appennino centrale e quello settentrionale. Qualche temporale anche tra Sardegna e Sicilia. Altrove spiccata variabilità con schiarite maggiori segnatamente al mezzogiorno.

Ancora un po’ di instabilità sino a venerdì 12 settembre.

In queste ore una piccola ma insidiosa depressione centrata sul nord-est italiano, determina una generale intensificazione dell’instabilità fatta di rovesci e temporali. La depressione tende infatti a spostarsi ulteriormente verso sud, arrivando così ad interessare anche i settori centrali dell’Italia determinando un’accentuazione dell’instabilità.

Nella prossima notte rovesci e temporali prediligeranno ancora una volta i settori liguri di levante e la Toscana, ma temporali intensi potranno verificarsi al primo mattino anche sul Lazio e su parte della Campania, mentre altrove il tempo risulterà incerto ma con minore probabilità di temporali intensi. Nelle zone interne rovesci e temporali torneranno a manifestarsi nel pomeriggio di domani, giovedì 11 e venerdì 12. Un miglioramento del tempo interverrà solo dal prossimo fine settimana, grazie alla distensione di una zona d’alta pressione dai settori europei occidentali in direzione dell’Italia.

La giornata di domenica 14 sarà quella che più di altre inaugurerà l’avvio di una parentesi anticiclonica dalla durata ancora molto incerta. Da una parte infatti, abbiamo l’aggiornamento serale del modello americano che sposerebbe l’avanzata di una depressione atlantica dalla penisola Iberica verso il nostro Paese, dall’altro lato della sponda la previsione del modello europeo farebbe stazionare la sopraccitata depressione sul posto, senza che essa avanzi in modo apprezzabile verso il cuore dell’Europa.

Ne deriverebbe una situazione in cui l’Italia andrebbe a trovarsi nella zona di confine tra differenti figure bariche; l’anticiclone sul centro-nord Europa e sulla penisola Scandinava, l’aria più fresca continentale che ancora scivolerebbe lungo il fianco dell’anticiclone, il vasto cut-off depressionario centrato col proprio perno di fronte al Portogallo. Attenendoci alla previsione del modello europeo, l’Italia sperimenterebbe condizioni atmosferiche tendenzialmente buone, associate a temperature piuttosto miti ed una generale stasi atmosferica almeno per tutta la seconda decade del mese.

Autore : William Demasi