00:00 25 Gennaio 2016

Ultimissime della sera: anticiclone ben presente sul nostro Paese ma non mancheranno le nubi

L'anticiclone ancora protagonista del palcoscenico atmosferico europeo. Nel frattempo l'indice NAM (North Atlantic Oscillation) schizza sino ad un considerevole valore di +3, il Vortice Polare nel suo ultimo, grande sussulto di potenza.

Situazione attuale: una figura vistosa di alta pressione governa il tempo del nostro Paese, portando con sè valori termici nuovamente temperati ed una generale stabilità atmosferica. Il sole si concede generoso su vaste zone del Paese, tuttavia come sovente accade in queste situazioni, l’instaurarsi di una debole risacca meridionale della ventilazione, accumula nelle ultime 24 ore nuvolosità intensa soprattutto tra l’alta Toscana e la Liguria. Altrove il sole si concede generosamente e le temperature risultano ormai attestate su valori lontani dai rigori del freddo invernale. Atmosfera particolarmente limpida e tersa su Alpi ed Appennino. 

Anticiclone europeo: il punto della situazione. 

L’arrivo di quest’ultima decade di gennaio sembra riportarci indietro nel tempo con gli standard atmosferici che avevano caratterizzato la mensilità dicembrina, influenzata nella sua "quasi" totalità, da una forte ingerenza dei venti umidi e temperati di origine OCEANICA. Sull’Europa settentrionale le perturbazioni transiteranno vivacemente, trasportate da ovest verso est da una corrente a getto molto vivace.  

Alle latitudini mediterranee questa situazione si tradurrà nella presenza ostinata dell’anticiclone, o meglio, di "una famiglia" di anticicloni che si rinnoveranno continuamente lungo tutta la fascia delle medie e delle basse latitudini europee. Tale condizione atmosferica dovrebbe interessarci almeno sino al termine di gennaio, al momento parrebbe compromessa anche la prima decade di febbraio. 

Superamento della soglia del NAM; cosa succede in stratosfera?

All’origine di questo nuovo, vistoso ricompattamento del Vortice Polare, un evento cosiddetto "di compressione" del Vortice Polare Stratosferico. Tale compressione della massa del Vortice Polare è stata provocata da un primo evento di surriscaldamento della stratosfera corrispondente ad un cosiddetto "minor warming". Il nuovo raffreddamento della colonna d’aria del Vortice Polare in stratosfera e poi in troposfera non è stato pertanto provocato dal normale quanto fisiologico raffreddamento radiativo tipico del mese di novembre e dicembre, bensì da un evento di natura opposta, cioè un riscaldamento di alcuni settori della stratosfera. 

Anticiclone e nuvolosità; in quale modo interagiranno questi due elementi nei prossimi giorni? 

Senza addentrarci eccessivamente nelle complicate interazioni esistenti tra la stratosfera e la troposfera, "scendiamo sulla terra" per mettere in evidenza come su alcuni settori del nostro Paese la presenza dell’alta pressione si accompagni spesso e volentieri alla presenza della nuvolosità. Tale situazione caratterizza soprattutto le regioni del medio ed alto Tirreno; le nubi traggono origine da una debole risacca meridionale della ventilazione che porta inevitabilmente alla condensazione di tappeti di nubi medio basse. 

Ebbene tale situazione caratterizzerà il tempo atmosferico delle regioni sopraccitate anche per gran parte della settimana; gli abitanti delle regioni Liguria, Toscana, Lazio e Campania si preparino quindi alla presenza ostinata della nuvolosità di tipo BASSO, anche se le precipitazioni saranno piuttosto rare e comunque di debole intensità. 

Circa un cambiamento delle condizioni atmosferiche su scala europea ancora non possiamo fornirvi notizie sicure, anche se un tiraggio così forte della corrente a getto zonale in questo periodo della stagione non dovrebbe protrarsi ancora per un lungo periodo. 

Seguite gli aggiornamenti.

 

 

 


 


Autore : William Demasi