00:00 2 Novembre 2015

Ultimissime della sera: alla ricerca di qualche novità nel lungo termine

Nei prossimi giorni una buona fetta d'Europa ed il bacino del Mediterraneo si ritroveranno ancora sotto assedio di un'importante figura di alta pressione apportatrice di tempo stabile e tiepido soprattutto lungo le coste ed in montagna. Indagheremo nei meandri delle previsioni a lungo termine emesse dal centro di calcolo europeo, alla ricerca di qualche novità previsionale.

Situazione attuale: condizioni di tempo stabile ed assolato su quasi tutto il nostro Paese. Residui annuvolamenti persistono soltanto sulle estreme regioni meridionali, associati a qualche spunto temporalesco ma sulla via del graduale e definitivo esaurimento. Un corpo nuvoloso veicolato sulle nostre regioni da una debole circolazione depressionaria, abborda in queste ore la Sardegna, preannunciando un aumento della nuvolosità che domani si manifesterà su parte delle nostre regioni settentrionali e naturalmente sulla Sardegna. Ventilazione debole, inversioni termiche generose su valli e pianure interne, temperature stazionarie su valori freddi al mattino dove proliferano le inversioni termiche, molto miti lungo le coste ed in montagna. 

Una perturbazione si avvicina allo stivale italiano, prevista qualche pioggia al centro-nord. 

Nelle prossime ore, una modesta figura di bassa pressione riuscirà a spingersi verso il bacino centrale del Mediterraneo e sarà associata al sopraggiungere di un corpo nuvoloso che andrà in parziale frontolisi contro il muro imposto dall’alta pressione. Tuttavia qualche modesta precipitazione potrebbe fare capolino soprattutto tra la serata di domani, martedì 3 novembre e mercoledì 4, sulle regioni centro-settentrionali italiane. Più colpite potrebbero essere la Liguria e la Toscana ma con fenomeni in ogni caso poco significativi. Da giovedì 5 novembre in avanti, nuova, potente rimonta dell’alta pressione a partire dai settori più occidentali d’Europa. 

Uno sguardo al medio ed al lungo termine; qualche novità in vista? 

Come anticipato, una seconda fase anticiclonica tornerà ad interessare l’Europa meridionale ed il bacino del Mediterraneo da venerdì 6 novembre in avanti. Le principali responsabili di questo secondo attacco portato dall’alta pressione, saranno ancora una volta le vorticità zonali che si manifesteranno sempre più violente ed instense e saranno conseguenza diretta del rinforzo del Vortice Polare.

La lunga notte polare sta infatti per prendere il sopravvento nelle località poste oltre il 65° grado di latitudine nord, questo processo favorirà nelle prossime settimane un vistoso quanto fisiologico calo delle altezze geopotenziali e un notevole raffreddamento della colonna d’aria "tropo-stratosfera". 

Il rinforzo della tensione zonale sull’oceano nord Atlantico, potrebbe però favorire anche delle intrusioni di calore dirette al nord della Penisola Scandinava e poi sin verso il Circolo Polare Artico. Questo processo porterebbe un progressivo raffreddamento della temperatura sull’Europa nord-orientale e sulla Russia settentrionale, laddove masse d’aria gelida sarebbero costrette a portarsi verso latitudini un po’ più meridionali. Quelli intravvisti questa sera dal centro di calcolo europeo, sono ancora movimenti accennati ma degni d’essere menzionati, rapresentando forse il primissimo tentativo da parte della natura di voler costruire un pattern invernale sull’Europa

Autore : William Demasi