00:00 13 Marzo 2014

Ultimi aggiornamenti della sera: dopo il 20 l’alta pressione si sgonfia ma peggioramento ancora incerto

Sparito il forte guasto inizialmente indicato dalla modellistica, rimane ora un significativo calo delle temperature ma in prospettiva, possibili condizioni di tempo al più instabile. Appuntamento alle ore 21.00 con i commenti in diretta dai nostri esperti.

ANALISI della situazione attuale: l’alta pressione si stende dal vicino Atlantico alla Mitteleuropa, interessando anche gran parte dell’Italia. Dal nord Africa invece si va approfondendo una depressione che inizia a interessare le Isole Maggiori e la Calabria. Intanto il flusso perturbato principale seguita a scorrere a latitudini elevate, andando a interessare soprattutto Islanda e Penisola Scandinava.

 

Dimostra di essere davvero un osso duro il peggioramento inizialmente individuato dai modelli numerici a nostra disposizione e ora rimanipolato e in parte anche ritrattato. Cosa ci dobbiamo dunque aspettare alla luce delle ultime corse serali dei nostri modelli?

Anzitutto l’anticiclone: terrà banco senza colpo ferire sino a martedì 18 marzo. Una sola sbavatura: Isole Maggiori e Calabria che verranno interessate dalle masse nuvolose inserite in un centro depressionario di natura nord-africana. Rovesci e qualche spunto temporalesco abbracceranno soprattutto le giornate di venerdì e sabato.

Domenica lo stesso vortice tenterà di saldarsi ad una saccatura in discesa verso l’Europa dell’est, con il risultato di uno spiffero fresco in arrivo sull’Italia proprio nella giornata di domenica, con particolare riferimento ai settori orientali della Penisola. Le Alpi proteggeranno invece quelli occidentali e in particolare il nord-ovest, dove sono attesi venti di Foehn e un clima particolarmente mite.

Tra lunedì 17 e martedì 18 poi l’alta pressione verrà sradicata dalla sua sede e inizierà la sua fase calante spostanto il suo asse proprio sull’Italia, generandovi così l’apice della fase di bel tempo.

Fin qui ok, dopo invece iniziano i grattacapi: elemento comune tra la maggior parte delle corse modellistiche è il calo dei geopotenziali sull’Europa centro-orientale a partire dal 19-20 marzo. Al momento pare possibile quale conseguenza diretta l’infiltrazione di aria progressivamente più umida, quindi l’arrivo di nuvolaglia.

Tra il 21 e il 23 marzo poi le code delle perturbazioni atlantiche, tornate a scendere di latitudine, riusciranno a lambire il nostro settentrione apportando qualche precipitazione, soprattutto in area alpina. A seguire sembra possibile l’infiltrazione di pacchetti d’aria progressivamente più fresca, con conseguente calo delle temperature, le quali sono previste rientrare in media.

Tutti i modelli, compreso quello inglese che fino a ieri (mercoledì 12) aveva insistito sull’ipotesi perturbata, sono ora su una linea più morbida, che prevede al più una moderata instabilità atmosferica, in un contesto tipicamente dinamico e primaverile. Solo pochi scenari estremi paventano ancora il serio peggioramento. Prendiamone atto, ma non facciamoci troppo affidamento…

 

Autore : Luca Angelini