00:00 13 Novembre 2007

Tutti i tipi di NEVICATA

Un metodo empirico per classificare l'importanza di una nevicata. Presto i risultati completi dello studio illustrato dai redattori e previsori di MeteoLive in un convegno.

Attacca? Non attacca? Che nevicata mi devo aspettare? MeteoLive ha provato a classificare l’importanza di una nevicata attraverso uno studio effettuato in città.

Speriamo che il metodo CAT, coefficiente di attecchimento, possa presto avere valenza scientifica, infatti è al lavoro un team di esperti, per ora è semplicemente un metodo empirico per aiutarci a capire meglio i meccanismi di una nevicata in atto ma soprattutto i suoi effetti al suolo.

Ecco allora il coefficiente diviso dal livello 0 al livello 3.
Gli appassionati potranno stamparsi questa pagina e tenerla d’occhio in caso di nevicata, associando il coefficiente al tipo di episodio nevoso che capiterà.

In altre parole è un gioco che si può fare tranquillamente stando alla finestra, senza bisogno di nulla ma aguzzando semplicemente la vista.

I valori sono compresi tra CAT 0 (basso attecchimento e CAT 3 alto attecchimento)
CAT 0 SCARSO ATTECCHIMENTO:
CASO A: avvezione calda in quota (temperatura dell’aria nel vostro punto di osservazione compresa tra 1°C e 3°C), terreno non gelato, in cielo le nubi si distinguono nettamente, può verificarsi pioggia mista a neve, con neve piccola, cristalli malformati o cristalli dendritici più grossi semi-fusi o impregnati d’acqua che si sciolgono al contatto con il suolo, nessuna traccia di neve al suolo. La pioggia si scorge più o meno nitidamente tra i fiocchi o si può osservare dalle pozzanghere. Nei momenti in cui la neve prevale non riesce comunque a formare alcuno strato di poltiglia nemmeno sui parabrezza delle macchine e sugli ombrelli, rapido passaggio a condizioni totalmente piovose.

CASO B: nevicata da fronte freddo: (temperatura dell’aria nel vostro punto di osservazione compresa tra 2°C e 4°C), terreno bagnato, le nubi sono maggiormente compatte ma si distinguono ancora, neve molto bagnata, a tratti mista a pioggia oltre i 2°C se il rovescio non è intenso, prevalenza di fiocchi dendritici, piastre con prolungamenti dendritici, piastre con dendriti. La neve si ferma giusto sui parabrezza ma scivola nella zona dei tergicristalli, forma poltiglia sui tetti delle macchine, si trovano tracce nell’erba, gli ombrelli si imbiancano appena, al suolo la vita di un fiocco dura mediamente pochi secondi, rapido metamorfismo in poltiglia sino a divenire acqua. In caso di aria molto fredda in quota, possibile raffreddamento anche al suolo con neve che attecchisce con facilità (specie se i rovesci sono forti) sui rami degli alberi, sui tetti, sugli ombrelli, si ferma sull’erba, non scivola più sui parabrezza e crea poltiglia sull’asfalto. Tende però rapidamente a scomparire con l’attenuazione dei fenomeni.

CASO C: avvezione calda: (temperatura al suolo prossima allo zero o inferiore e terreno gelato). Pioggia congelantisi, gelicidio o vetrone, gravi problemi di circolazione, sui cavi si formano pezzi di ghiaccio, sui rami candelotti di ghiaccio, rischio per gli anziani,

CAT 1 MODESTO o MODERATO ATTECCHIMENTO:
CASO A: avvezione calda: (temperatura tra 0 e 2°C al suolo, terreno non gelato, in quota omotermia). Nevicata moderata con fiocchi bagnati, cristalli dendritici o ramificati, attacca sugli ombrelli, le macchine in sosta, i marmi dei marciapiedi, l’erba, i tetti delle case meno riscaldate, poltiglia sull’asfalto, le nubi si distinguono in cielo, probabile trasformazione in pioggia in tempi brevi

CASO B: fronte freddo: (temperatura compresa tra 0 e 3°C), terreno non gelato, fiocchi dendritici asciutti, cristalli, prismi, piastre, la nevicata è intermittente con rovesci a tratti anche intensi e neve che attacca subito su ombrelli, tetti, rami d’albero, macchine, fa poltiglia sull’asfalto ma, con il passare dei minuti, si scorgono le strisciate delle gomme, una patina grigiastra si delinea sempre più, fine a divenire biancastra, è ancora impregnata d’acqua ma si sta materializzando. Appena l’intensità cala però il terreno non gelato trasmette subito calore e il nero dell’asfalto riemerge subito, dagli alberi cade la neve pesante, specie se nella fase iniziale della precipitazione si è avuta un po’ di pioggia. Difficilmente rimarrà traccia di neve al suolo sino all’indomani, salvo rasserenamento e gelata.

CAT 2: MODERATO O FORTE ATTECCHIMENTO
CASO A: fronte caldo: (temperatura compresa tra -1°C e 0°C al suolo, terreno gelato), neve inizialmente relativamente asciutta che attaccherà rapidamente, dapprima sulle auto, gli ombrelli, prati ed alberi, tetti, in poco tempo anche sull’asfalto, creando poltiglia e moderato scivolamento o derapage in caso di brusca frenata, ghiaccioli sotto lampioni, semafori, macchine. Con il passare delle ore passaggio a neve più umida con rapida fusione del manto sulla strada ma non sulla vegetazione ancora parzialmente gelata. Graduale passaggio a pioggia con innalzamento termico a 1, 2°C, su alcune zone ancora transitoria fase di gelicidio con temperature al suolo stazionarie sullo zero. Prime ore ideale per giocare a palle di neve, poi pericolo per l’accresciuta pesantezza del manto.

CASO B:
fronte freddo: (temperatura compresa tra -1°C e 0°C al suolo, terreno gelato), nevicata con rovesci anche intensi, discreti accumuli, prismi, aghi, colonne, poltiglia sull’asfalto che diventerà neve “caffè” nella notte, consigliato l’uso del sale. Scomparsa delle nubi, cielo invisibile, visibilità scarsa durante i rovesci più intensi. In caso di rasserenamento totale forti gelate ed effetto albedo.

CAT 3: FORTE ATTECCHIMENTO
CASO A: fronte caldo: (temperatura compresa tra -4 e -1°C al suolo, omotermia iniziale o leggera inversione in quota), terreno gelato, nevicata moderata continua con generale attecchimento un po’ ovunque, asciutta nella prima fase, possibile passaggio a gelicidio in caso di avvezione calda molto intensa. Comunque disagi per la circolazione, consigliate le catene, cielo di un meraviglioso grigio topo da nevicata importante. Addolcimento della temperatura con il passare delle ore, specie al cessare delle precipitazioni, in territorio aperto neve sempre più bagnata, fino a possibile passaggio a pioggia, in valle chiusa ancora neve bagnata e terreno sempre duro e gelato.

CASO B: fronte freddo: temperatura compresa tra -4°C e -1°C, terreno gelato, freddo anche in quota, nevicata moderata intermittente, accumuli modesti, neve farinosa e svolazzante per l’aere, specie in caso di vento a raffiche. Prismi, aghi, colonne, cristalli, in caso di blizzard neve trasportata e sollevata dal suolo in mulinelli, grossi intralci alla circolazione, la neve può “seppellire” le indicazioni dei cartelli stradali. Non sarà la neve ideale per fare a palle di neve, scarsa coesione dei cristalli. Il manto nevoso non ha aderenza al suolo, in caso di successiva ulteriore gelata può resistere al suolo anche per molti giorni o settimane, subendo un complesso processo di trasformazione con formazione anche di brina di superficie. Durante la tormenta la temperatura può scendere di molti gradi sotto lo zero, l’effetto wind-chill acuirà maggiormente la sensazione di freddo.

Non sono stati analizzati casi relativi ad occlusioni statiche in quanto sono state ritenute troppo marcate le differenze di “risposta” tra le varie località.
Autore : Alessio Grosso