00:00 18 Agosto 2010

Tutti i capricci di agosto alla luce degli indici

Agosto quantomeno dinamico sull'Italia e anche sui Paesi dell'Europa centro-occidentale. Perchè l'estate non ha elargito le sue tipiche calme anticicloniche? Cerchaimo di capirlo con l'aiuto degli indici teleconnettivi.

In meteorologia per comprendere quello che accade sulle nostre città, o nei nostri otricelli se preferite, occorre allargare lo sguardo e spaziare sulle dinamiche che corrono sulle ali del vento o nei meandri degli oceani a spasso per il globo. Il sorprendente progresso che la tecnologia ci ha messo a disposizione ci permette di monitorare passo passo tutto questo e offre notevoli spunti di studio, indispensabili per allargare la letteratura meteorologica, purtoppo però ancora appannaggio di altri Paesi, ma utili anche per semplice curiosità personale.

Orbene, l’andamento di questo mese di agosto, così lontano dalle tipiche situazioni anticicloniche di stallo che caratterizzano spesso il periodo delle calme estive, è scaturito da precise interazioni teleconnettive che hanno visto l’accoppiata oceani-atmosfera inventarsi grandi manovre a livello emisferico e non solo. Che le devastanti alluvioni in Pakistan possano essere collegate al grande caldo russo è ad esempio un dato di fatto.

La poderosa spinta monsonica asiatica ha infatti calciato a sua volta verso nord la banda degli anticicloni subtropicali, i quali hanno assunto caratteristiche continentali proiettandosi verso nord, sulla Russia appunto, facendo succedere quello che è successo.

Il comparto europeo cnetro-occidentale per contro ha vissuto la sua fase di mezza estate sotto la spinta di particolari anomalie presenti, sia nell’oceano Atlantico, sia in quello Pacifico. Una serie di possenti anomalie calde che hanno caratterizzato le acque dei due oceani, ha modellato le onde planetarie integrando le forzanti indotte da un vortice polare abbastanza svogliato ma comunque vigile.

Degna di nota è la piscina calda che giace sul medio Atlantico, ben individuata dall’indice AMO (oscillazione multidecadale delle temperature superficiali atlantiche) che sta raggiungendo in questi anni il suo massimo statistico, bene imbeccata in questa particolare fase stagionale dai residui di un Nino che finora poco ha fatto alla nostra estate, ma che ha sortito in tale modo i suoi effetti.

Gli equilibri che oscillano attorno a tale anomalia tendono a costruire marcate ondulazioni nelle correnti atmosferiche, le quali disegnano una specie di grande lettera "S" rovesciata al largo della penisola Iberica. Questo perchè in quel punto giace invece una netta anomalia opposta, una anomalia fredda che funge da pozzo catalizzatore per le depressioni rilasciate dal vortice polare.

Queste ultime, che solitamente si fermano a livello delle Isole Britanniche, sono riuscite invece a più riprese a sprofondare maggiormente verso meridione andando a interessare anche parte dell’Italia. Ecco dunque il nord e parte del centro interessati con più eventi da situazioni temporaleche, il sud invece, pur preso più marginalmente, battuto dal vento e impegnato da sbalzi termici insoliti per la stagione.

Insomma, l’irrequietudine dell’agosto italiano altro non è stata se non lo specchio di un fermento che ha agitato diversi angoli della Terra, collegandoli a distanza per mezzo delle dinamiche che corrono sulle ali del vento o nei meandri degli oceani: in altre parole le teleconnessioni.

Autore : Luca Angelini