00:00 30 Marzo 2010

Tutte le perturbazioni che attraverseranno l’Italia da qui a Pasquetta

La Settimana Santa sarà contrassegnata da tempo non proprio tranquillo. Diverse saranno le insidie che interesseranno le nostre regioni. Su alcune di queste l'ombrello si renderà necessario, su altre solo opzionale.

Come ai vecchi tempi. Si, lo ribadiamo ancora una volta per sottolineare la chiusura di un cliclo climatico e la riapertura di una nuova fase. Riapertura già iniziata e ormai consolidata da diversi mesi e che propone l’ingresso delle perturbazioni atlantiche in stile anni d’oro ante global-warming, quando gli albori della meteorologia divulgativa passava per bocca di professionisti del calibro dei Generali Bernacca e Baroni.

E proprio loro, i grandi luminari del tempo che ogni sera entravano nelle nostre case a tradurre quella scienza allora ben poco conosciuta, erano soliti numerare le perturbazioni per chiarire in maniera opportuna l’evoluzione del tempo. E’ quello che facciamo noi quest’oggi, anche perchè la settimana pasquale richiede più che mai precisione e chiarezza nell’esposizione degli avvenimenti.

Perturbazione numero uno: l’abbiamo quest’oggi (martedì 30) sulle nostre teste. O meglio ce l’hanno le nostre regioni settentrionali e quelle dell’alto versante tirrenico. Il sud e le regioni adriatiche non si accodano e vengono investite invece da sostenute correnti di Scirocco prima e Libeccio poi, quindi da masse d’aria nel complesso miti; miti ma asciutte, quindi niente pioggia.

Perturbazione numero due: è attesa per la giornata di giovedì 1° aprile. Anche in questo caso saranno le nostre regioni settentrionali a raccogliere i frutti più consistenti. Il sistema frontale seguirà una traiettoria pressochè identica al collega precedente, tanto che entro le ore pomeridiane anche Toscana, Umbria, Lazio e, piccola possibile variante, le zone interne delle Marche, potranno aver bisogno dell’ombrello per qualche rovescio di passaggio. Asciutto sul resto del Paese.

Perturbazione numero tre: qui siamo alle dolenti note, perchè questa sarà la perturbazione insidia Pasqua. Tutto partirà sabato con le prime avvisaglie si porteranno sulle Alpi dove cadranno le prime gocce, o i primi fiocchi se volete, ma questi ultimi solo sopra i 1300 metri. A seguire un secondo impulso, questa volta legato ad un fronte caldo, porterà il secondo ventaglio precipitativo, quello che entro la mattinata di Pasqua transiterà abbastanza sbrigativamente tra la Toscana e il nord. Al settentrione seguiranno rapide schiarite.

A Pasquetta il nord probabilmente si libera del tutto e il centro entra in variabilità, ma con schiarite sempre più convinte. Ancora una volta dunque il sud e le regioni adriatiche dovrebbero rimanere a secco, ma siamo sicuri che i nostri amici lettori non se ne faranno un cruccio.
Autore : Luca Angelini