00:00 24 Ottobre 2012

Tutte le “mappe pioggia” del peggioramento tra venerdì e domenica

La tempistica del peggioramento.

Venerdì mattina correnti umide da WSW cominceranno ad investire le nostre regioni tirreniche dalla Liguria centro-orientale sino alla Campania, favorendo annuvolamenti e qualche precipitazione sparsa, anche sottoforma di rovescio. Venerdì pomeriggio i fenomeni tenderanno ad accentuarsi sulla Toscana e ad estendersi alle rimanenti regioni centrali, all’Emilia e alla bassa Valpadana in genere.

L’arrivo di aria fredda dal centro Europa e l’inserimento del corpo nuvoloso principale produrranno un peggioramento più netto su tutto il centro-nord dalla notte su sabato, con approfondimento di un minimo depressionario sul Golfo ligure che attiverà forti correnti di bora anche in Valpadana ed entro sabato sera di grecale sulle Marche e sull’Abruzzo.

Nella giornata di sabato la posizione del minimo manterrà i fenomeni più intensi confinati tra Valpadana, Liguria, rilievi dell’Emilia-Romagna e poi gran parte del centro, esclusa la Sardegna. Più sporadici i fenomeni sulla fascia alpina settentrionale, mentre nelle Prealpi si avranno nevicate a quote sempre più basse con il passare delle ore, sino ad attestarsi ad 800m sul finire del peggioramento.

Anche sull’Appennino emiliano arriverà la neve nel pomeriggio di sabato e sino all’alba di domenica, con neve in abbassamento da 1500m a 700m, forse anche in collina localmente, stante il rovesciamento freddo, l’intensità dell’irruzione fredda e dei fenomeni.

Domenica mattina il nord si sveglierà con temperature decisamente basse per la stagione, sottozero nelle Alpi, sino a 3-4°C in pianura.

Al momento però la previsione sulle temperature, dalle quali dipenderà anche il limite delle nevicate, è ancora un po’ incerta. Comunque sia la flessione risulterà decisamente rilevante, rispetto soprattutto ai valori che si registrano in questi giorni. Finiremo insomma sotto le medie del periodo.

Sempre domenica continuerà a nevicare sin sotto i 1000m sino a metà mattina sul medio Adriatico e forse sull’Umbria ed il Reatino, poi ci sarà un miglioramento, mentre i rovesci colpiranno, il meridione, soprattutto il Tirreno al mattino, poi, a macchia di leopardo, anche il basso Adriatico, unitamente anche qui ad una flessione delle temperature.

Guarda tutte le mappe e tienine conto per pianificare le tue attività all’aperto. Da notare in particolare la carta che mostra l’incredibile tracollo della temperatura a tutte le quote nella mattinata di domenica 28 al nord: notevoli anche i -12°C attesi nei fondovalle alpini più settentrionali.

La fase fredda durerà sino alla fine di ottobre, poi i valori subiranno probabilmente un repentino rialzo.

Autore : Alessio Grosso