00:00 12 Settembre 2013

Tutte le evoluzioni del vortice freddo della prossima settimana

Nuovo rompicapo modellistico all'orizzonte? E' probabile. Diamo uno sguardo al ventaglio di evoluzioni probabili per la seconda parte della settimana prossima.

Sono lontani anni luce i mesi di settembre dominati da alte pressioni solide e robuste, dove una perturbazione anche debole veniva vista come una sorta di "miracolo piovoso" per le nostre terre.

Quest’anno la situazione risulta completamente diversa, molto più interessante e soprattutto passibile di cambiamenti dell’ultimo minuto, come è avvenuto oggi in merito alla previsione di domenica 15.

La situazione sul nostro Continente è dinamica e non vi sono blocchi anticiclonici coriacei in grado di monopolizzare il tempo per molti giorni. Nel prossimo futuro, si nota anche il passaggio di una zona di bassa pressione a maglie strette, quasi invernali, che interesserà l’Europa centro-settentrionale con venti forti, tempo perturbato ed un generale calo delle temperature. Nella seconda parte della settimana prossima, molte nazioni del Vecchio Continente sperimenteranno un vero assaggio autunnale…se non qualcosa di più.

Il problema è stabilire se l’Italia verrà direttamente coinvolta da questo passaggio, oppure se il tutto prenderà una via più settentrionale o orientale, con effetti relativi sul Bel Paese.

Al momento, le quotazioni per un nostro interessamento diretto non sono elevate, a scapito di un probabile scivolamento della struttura verso l’Europa orientale e i Balcani. Tuttavia, ci sono elementi sinottici che ci inducono ad un’attenta riflessione.

Per cercare di capire meglio il tutto, abbiamo preparato una cartina valida per la giornata di giovedì 19 settembre. Invece della solita carta al suolo con i fenomeni, che avrebbe anche poco senso ad una distanza temporale così elevata, saliamo alle quote superiori e precisamente a circa 5.000 metri.

Da questa altezza è assai più facile osservare il movimento delle correnti per poter capire quale evoluzione potrebbe prendere la situazione in parola.

Cosa notiamo? Una grossa depressione centrala sulla Scandinavia, animata da un getto da W-NW (frecce gialle) che spazza gran parte del Continente.

Come vedete, l’Italia si troverà al margine di questa situazione; al massimo il nord potrà essere marginalmente interessato.

Se spostiamo il nostro sguardo ad ovest, notiamo un quadro pressorio che presenta delle irregolarità; una su tutte, un buco barico presente in prossimità della Penisola Iberica, una vera e propria falla che potrebbe ostacolare il percorso del getto. In poche parole, le correnti che al momento ci sembrano tenaci sull’Europa centro-settentrionale, potrebbero essere "catturate" dalla falla iberica, un po’ come succede quando si spinge una pallina su un tavolo con al centro un buco.

Se la spinta impressa alla pallina è sufficientemente forte, questa riesce a passare valicando il buco. Qualora la spinta fosse troppo debole, la pallina potrebbe non avere lo slancio giusto per poter passare…e cadere così all’interno del buco stesso.

Da questa singolare dicotomia nascono i dubbi sul possibile interessamento o meno dell’Europa meridionale e dell’Italia. Se il getto fosse troppo tirato, l’azione di cattura da parte della falla iberica sarebbe trascurabile e il peggioramento sull’Italia non si compirebbe a scapito di un suo scivolamento verso nord-est.

Qualora il getto non fosse troppo tirato, la saccatura potrebbe entrare nella falla, rinvogorendola. Ciò porrebbe le basi per un marcato peggioramento su tutta l’Europa occidentale e anche l’Italia.

Al momento le probabilità sono le seguenti: 60% per un interessamento marginale della nostra Penisola, 40% per un interessamento diretto. Nei prossimi giorni vedremo quale delle due ipotesi prenderà piede.

 

 

 

Autore : Paolo Bonino