00:00 24 Novembre 2004

Tra una depressione e l’altra forse affluirà l’aria fredda necessaria per nevicate a bassa quota, segnatamente al nord

Ecco come potrebbero evolvere le due figure depressionarie attese sul Mediterraneo tra domenica e mercoledì della prossima settimana.

La nevicata naturale, tanto attesa dagli operatori turistici del sud delle Alpi per presentare ai turisti le piste perfettamente innevate per il Ponte dell’Immacolata, ha discrete probabilità di verificarsi nella giornata di mercoledì 1° dicembre.

Perchè mercoledì e non ad esempio lunedì? Perchè la prima depressione seguirà una rotta più meridionale e soprattutto non sarà accompagnata dalla presenza dell’aria fredda.
Essa giungerà alla fine dell’episodio determinando un deciso calo dei valori su tutto il centro-nord.

La corrente giungerà come Favonio freddo al nord-ovest, utile alla formazione di cuscinetti freddi.

Dall’Islanda ecco nel frattempo giungere a spron battuto una seconda depressione, ben più organizzata e destinata a durare nel tempo. Essa raggiungerà il nostro Paese a partire da mercoledì, richiamando correnti meridionali foriere di piogge sulle regioni centrali con neve in Appennino ma soprattutto di nevicate sulle Alpi.
L’inserimento di venti freschi da est in Valpadana manterrà condizioni favorevoli alla neve fino a bassa quota (diremmo in genere sui 300m) sul Piemonte, su parte della Lombardia e su molte vallate alpine.

Poi i venti da sud innalzeranno il limite delle nevicate ma sarebbe comunque una gran festa oltre i 1000-1200m.
Al sud le piogge giungeranno soprattutto nei giorni successivi perchè la nostra depressione andrà a morire proprio sull’Italia.
Autore : Alessio Grosso