Mentre abbiamo vissuto e vivremo in questa settimana il ritorno di un redivivo atlantico con possibile parentesi "primaverile" frutto di una rimonta sub-tropicale tra il 18 ed il 22, le proiezioni modellistiche evidenziano nel long range la genesi di un importante riscaldamento stratosferico dovuto alla particolare configurazione ellittica del Vortice polare stratosferico.
Il riscaldamento sarà ben visibile alla quota di 5hPa(upper-warming)
con un'onda planetaria in propagazione verticale sul comparto siberiano e con rapido incremento termico anche agli altri piani isobarici.
Un Minor Warming (riscaldamento settimanale oltre i 25°C a 10hPa) con ambizioni di Major Warming.
Quest'ultimo, che contempla un riscaldamento che vada ad innalzare la temperatura media tra i 60°N e i 90°N alla quota indicativa di 10hPa con la formazione di una circolazione antizonale, avrebbe addirittura la forza di provocare una scissione(split) del VPS che collasserebbe verso le medie latitudini provocando uno sconvolgimento della circolazione emisferica settentrionale con anomale ondate di gelo su zone con clima temperato.
Il MMW (Major Midwinter Warming),favorendo un notevole rinforzo dell'anticiclone aleutinico,andrebbe ad ellitticizzare il VPS con asse maggiore Siberiano-Canadese mentre si indebolirebbe l'asse minore soggetto così anche a rimonte dinamiche dell'anticiclone oceanico di origine troposferica (azione a tenaglia)magari con asse S/O-N/E grazie alla fase ENSO negativa.
A supportare il tutto, consideriamo che nei prossimi 10-15 giorni è probabile uno stazionamento dell'onda tropicale MJO in fase 7 ed in possibile crescendo di magnitudo con anomalie geopotenziali positive sul nord atlantico-europa settentrionale(bipolo NAO-/SCAND+), negative sull'area mediterranea.
Non rimane che seguire i prossimi aggiornamenti, prendendo coscienza che potrebbe verificarsi un evento gelido di grossa portata ma chiaramente considerando i limiti di una proiezione a così lunga scadenza.