00:00 18 Dicembre 2009

Tirare palle di NEVE virtuali è una terapia utile, il progetto SnowWorld

Curiosa notizia in arrivo dagli States. Scienziati Usa ritengono utile una terapia virtuale che utilizzi la neve come antistress e analgesico.

Jordan Robinson, un ragazzo statunitense che ha dovuto affrontare un dolore atroce per via di uno scherzo finito male, si è sentito subito meglio dopo aver subito il “trattamento da realtà virtuale”.

Il 18enne Robinson, insieme ai suoi amici, deve aver pensato che sarebbe stato divertente scoccare frecce fiammanti su una borsa piena di benzina nel suo cortile, ma il gioco si è rivelato chiaramente una pessima idea, dal momento che è terminato con il ragazzo in ospedale con importanti ustioni su entrambe le gambe.

“Ho subito delle fratture, ho fatto ogni genere di cosa ma non ho mai sentito un dolore simile”, ha confidato il ragazzo a Reuters Tv. Robinson è stato trattato con la morfina ma ha anche sperimentato una cura non molto comune negli ospedali — la riduzione del dolore tramite realtà virtuale.

Mentre le infermiere si occupavano del suo corpo attraverso terapie di tipo fisico, la sua mente veniva catapultata in un mondo virtuale, in una realtà computerizzata fatta di ghiaccio e neve.

In condizioni normali Robinson avrebbe dovuto sentire un dolore lancinante mentre le sue gambe venivano piegate o stese durante la terapia, ma la sua mente era troppo impegnata a tirare palle di neve contro pinguini o pupazzi di neve per preoccuparsi del dolore fisico.

“Aiuta tantissimo. Non immaginavo potesse avere quest’effetto. Non avevo mai fatto nulla di simile prima ma non pensavo potesse seriamente fare la differenza come invece sta facendo”, ha detto il 18enne.

Per questo tipo di sollievo Robinson deve ringraziare Hunter Hoffman, direttore del Virtual Reality Research Centre all’Università di Washington, che ha ideato il programma “SnowWorld”.

“Quello che la realtà virtuale consente è di trovare un luogo dove evadere. C’è una normale tendenza, quando uno sta soffrendo, a cercare di scappare dalla stanza e da quello che ti sta provocando dolore”, ha detto Hoffman, che sta continuando nel tempo a perfezionare la sua tecnica.
Autore : Flash Reuters