00:00 24 Luglio 2019

TEMPORALI: LAMPI, TUONI…e alla fine solo due gocce d’acqua; come mai?

A volte i temporali possono essere accompagnati da notevole attività elettrica, ma da scarse precipitazioni. Cerchiamo di capire come mai.

Nelle calde giornate estive come quelle che stiamo vivendo, l’arrivo di un temporale è sicuramente accolto con gioia. Si spera, naturalmente, che i fenomeni al suo interno non siano troppo intensi e che la pioggia possa portare un beneficio ai terreni e alla qualità dell’aria.

Molte volte le nostre attese sono deluse: il temporale arriva, in cielo si vedono  fulmini e si sentono forti tuoni, sembra che debba arrivare chissà cosa e invece tutto si risolve con le classiche quattro gocce che non riescono nemmeno ad inumidire il terreno.

Esistono davvero temporali con lampi, tuoni e pochissima pioggia? Difficile. Molto spesso, quando si sentono tuoni, da qualche parte è in atto una precipitazione piuttosto consistente, che tuttavia bagna solo una ristretta porzione di territorio. Se il temporale avanza verso la nostra postazione, ma il centro di scroscio risulta transitare non sulla nostra verticale, il risultato sarà una grande baraonda di lampi e tuoni, ma pochissima pioggia.

In questo caso non è lecito affermare che il temporale "ha fatto solo rumore", in quanto a poca distanza dalla nostra postazione la pioggia è caduta copiosa. Va comunque precisato che all’interno di un sistema temporalesco, le zone maggiormente battute dai rovesci presentano scarsa attività elettrica, mentre i fulmini si concentrano ai lati del centro di scroscio principale.

Le cariche elettrostatiche presenti in una nube tendono a mantenere in quota le gocce di pioggia, unendole tramite la forza di coesione. Se in una porzione della nube temporalesca queste cariche elettrostatiche risultano maggiormente concentrate, vi saranno molti fulmini e poca pioggia. Sono necessari in genere tre o quattro fulmini per “scaricare” la nube dall’eccesso di carica, con la conseguente precipitazione delle gocce d’acqua o i chicchi di grandine verso il suolo.

Un altro fattore importante da tenere in considerazione è il tasso di umidità dell’aria. Se questo risulta molto basso, la possibilità di assistere a temporali asciutti non è poi così remota. Le gocce d’acqua possono evaporare prima di toccare terra anche al di sotto del centro di scroscio principale. In questo caso i fulmini possono addirittura causare incendi. Nel nostro Paese di tratta di un fenomeno piuttosto raro, ma non impossibile.

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Autore : Paolo Bonino