00:00 18 Dicembre 2002

Tempo capriccioso negli States

Puntiamo lo sguardo al di là dell’Atlantico

L’America del Nord come sappiamo comprende anche territori molto vasti in prossimità delle latitudini artiche, e di conseguenza in inverno le irruzioni di aria fredda risultano frequenti e piuttosto intense.

A quanto pare quest’anno la natura “ci ha preso gusto” a spedire aria polare verso sud, con colate non molto fredde ma piuttosto efficaci: non a caso buona parte del settore occidentale del Continente (fin quasi sulla California) si trova con temperature comprese fra i –2 ed i –8°C per i valori minimi e fra i –3 ed i 3°C per quanto riguarda i valori massimi.

Di conseguenza, viste le temperature presenti, le nevicate su molte Regioni come il Nevada, lo Utah ed il Colorado non si fanno attendere.

Anche sul settore settentrionale degli States l’aria è piuttosto fredda, ma non sono attualmente in atto ulteriori irruzioni fredde che accentuino i contrasti termici; pertanto le precipitazioni sono pressoché assenti, anche se delle nubi basse tendono a mantenere il cielo spesso coperto.

Sulle zone orientali del Continente invece sono presenti come al solito delle perturbazioni che risalgono dal Golfo del Messico verso nord, per poi andare a rifornire di energia la depressione d’Islanda.

Qui pertanto si alternano condizioni di tempo pressoché soleggiato a periodi con piogge estese e forti, associate ad un calo moderato della temperatura.

Nei prossimi giorni comunque non sono previsti cambiamenti radicali della circolazione atmosferica sul Continente; va segnalato solo l’ingresso di correnti umide e miti in quota dall’Oceano Pacifico sulle coste occidentali, che porterà nuove nevicate sulle Montagne Rocciose e nelle zone limitrofe.

A più lunga scadenza, fra 3-4 giorni, una massa di aria fredda invaderà nuovamente tutti gli Stati che si affacciano sull’Atlantico, ma con effetti ancora da valutare attentamente
Autore : Lorenzo Catania