00:00 18 Dicembre 2008

Svolta imminente, l’alta pressione fa tirare il fiato all’Italia

Il maltempo mollerà la presa e il bel tempo si guadagnerà pian piano i suoi spazi perduti, anche se ci sarà qualche temporanea eccezione.

Il bel tempo per tutti? In Italia è sempre molto difficile. La splendida posizione geografica nella quale è incastonata la nostra Penisola nel core del Mediterraneo e la conformazione stessa dello Stivale è croce e delizia dei meteorologi che si trovano quotidianamente a scontrarsi contro montagne, coste frastagliate, golfi, valli per ben oltre 1000 chilometri di lunghezza.

Intanto lo diciamo subito: il maltempo se ne andrà, almeno per un po’. Tutti coloro che hanno subìto danni, disagli e quant’altro, potrano tirare un bel sospiro di sollievo. Certo non sarà subito sole pieno, tuttavia le nubi inizieranno a frammentarsi e a divenire sempre meno organizzate.

Merito di un bel promontorio di alta pressione inviatoci dall’Atlantico e destinato all’Europa centrale dove piazzerà i suoi massimi. L’Italia ne beneficerà in termini di sole in modo particolare tra domenica e lunedì quando la nuova figura si sarà insediata ufficialmente.

Le regioni del nord, ma anche le tirreniche e la Sardegna, saranno quelle che maggiormente risentiranno dell’azione stabilizzante imposta da questo nuova situazione, mentre quelle meridionali e le centrali adriatiche risentiranno di alcune infiltrazioni un po’ più freddine provenienti dall’area balcanica.

L’incertezza del tempo su queste ultime regioni si prolungherà dunque fino al weekend ma le conseguenze saranno tutto sommato abbastanza modeste. Il transito di quest’aria lungo lo stretto braccio di mare Adriatico che ci separa dalle coste dell’ex Jugoslavia caricherà l’atmosfera di un mediocre quantitativo di umidità, sufficiente comunque a costruire qualche bancata nuvolosa contro i versanti appenninici. Non si escludono brevi precipitazioni, con qualche fiocco destinato alla montagna ma in un contesto comunque in via di miglioramento.

Data la presenza di strati molto umidi in prossimità dei suoli, non si esclude la formazione di banchi nebbiosi durante le ore notture e in quelle del mattino sulle zone di pianura, segnatamente sulle località padane. Temperature in aumento in montagna, soprattutto al nord-ovest, con effetto favonico e rischio di valanghe molto elevato.
Autore : Luca Angelini