00:00 11 Ottobre 2005

Svizzera: molto basso il livello dei laghi artificiali

La situazione idrica in Svizzera.

A fine settembre i laghi svizzeri erano al livello piu’ basso registrato da diversi decenni.
Il grado di riempimento registrato era solo del 76,6%. Molto inferiori alla media nazionale i bacini ticinesi e quelli grigionesi. I risultati sono molto al di sotto anche dei valori registrati alla fine della torrida estate del 2003, quando la percentuale di riempimento e’ stata dell’83%.

Nel 2003 il massiccio scioglimento dei ghiacci aveva compensato la carenza di pioggia. In Vallese, per esempio, zona con un’alta concentrazione di ghiacciai, il livello dei laghi era addirittura
aumentato oltre la media. L’anno scorso i bacini artificiali erano
pieni nella misura dell’89,4%.

Quest’anni i valori peggiori sono quelli fatti registrare dai
laghi artificiali ticinesi (62,2%) e grigionesi (65,2%), mentre in
Vallese il livello ha raggiunto l’86,8%.
A determinare questa situazione sarebbe in primo luogo la richiesta di piu’ energia idroelettrica per compensare la temporanea chiusura, da aprile fino a settembre, della centrale nucleare di Leibstadt, che fornisce circa il 17% dell’intero fabbisogno energetico
nazionale.

La richiesta di energia idraulica di qualita’ e’ comunque in forte crescita, conseguenza della sempre maggiore liberalizzazione del mercato del settore, a cui partecipano gia’ anche diverse aziende elvetiche.

I prezzi vantaggiosi offerti per l’energia conducono le imprese a vendere e produrre maggiormente.
E’ cosi’ che ad aprile, quindi prima della chiusura di Leibstadt, la media del livello dei laghi era del 12,7%, un minimo significativo, sebbene non ancora storico. Per Hauenstein la situazione sul mercato non lascia intravedere un cambiamento di rotta per i prossimi anni.
La sicurezza dell’approvigionamento energetico non dovrebbe comunque essere in pericolo.
Autore : Redazione