00:00 14 Luglio 2009

Sventagliata temporalesca venerdì al nord, ecco come, dove e quando

Primo break all'egemonia anticiclonica subtropicale in vista. L'Atlantico ravviva questo scorcio di estate che si stava addormentando al sole dell'Africa. Coinvolte per il momento dai fenomeni solo le nostre regioni settentrionali.

Che un cuneo anticiclonico nord-africano in pieno periodo estivo evochi nefasti ricordi, quelli dell’estate del secolo occorsa quando correva l’anno 2003, lo possiamo anche comprendere. Che sotto la spinta incalzante del global warming galoppante, in realtà ora però un po’ acciaccato, il caldo possa fare notizia anche in piena estate pure. Fortunatamente però ogni stagione fa storia a sè, così come ogni anticiclone od ogni depressione.

Fatto sta che, preparati psicologicamente ad una pesante ondata di caldo senza via di uscita, ci troviamo ora già a discutere sul primo stop alla grande estate. Questa frenata avverrà per lo più sulle nostre regioni settentrionali, le quali risulteranno geograficamente a tiro di un cavo d’onda depressionario inserito come una lama nel burro dell’anticiclone. Anche il centro e il sud invero avranno la loro proporzionale dose di ricambio d’aria a cavallo del weekend, tuttavia su questi settori non si avrà alcun intermezzo temporalesco atto a migliorare le performance di questa occasione per spezzare la canicola esiva.

A parere delle nostre ultime elaborazioni, gli elementi potenzialmente favorevoli all’instauarsi di una situazione temporalesca localmente anche violenta ci sono tutti. Si partirà da un’atmosfera appiccicosa con alte temperature ed elevata umidità. Subentrerà poi aria decisamente più fresca con il classico salto alpino che agevolerà l’ingresso della stessa dapprima in quota.

Ci troveremo pertanto con una stratificazione verticale dell’aria che si farà rapidamente instabile. Il tutto verrà condito anche dal transito del ramo ascendente della corrente a getto con forte divergenza in quota atta ad aspirare l’aria caldo-umida dal basso. Avremo anche un innesco belle che pronto: un corpo nuvoloso che sfonderà tra il pomeriggio e la sera di venerdì dalle Alpi occidentali per poi pettinare con una passata temporalesca in movimento da ovest verso est buona parte del nord.

All’atto del suo ingresso sul versante sud alpino, detta perturbazione costruirà immediatamente imponenti masse temporalesche con interessamento particolare della zona laghi piemontese-lombarda. Dopo il via ufficiale alle danze temporalesche, altre cellule convettive si uniranno al party atmosferico così da allargare a macchia d’olio la fenomenologia la quale, tra il pomeriggio e la sera, coinvolgerà buona parte della pianura piemontese e la Lombardia, fatta eccezione forse per i settori regionali prossimi al fiume Po.

A seguire, tutto il malloppo temporalesco si trasferirà verso est andando ad impegnare il Trentino, l’Alto Adige e l’alto Veneto con fenomeni altrettanto vigorosi, soprattutto nella zona di Trento. Ultima meta il Friuli Venezia Giulia, raggiunto nella notte su sabato dai fenomeni, i quali tenderanno a concentrarsi prevalentemente a ridosso dei settori montuosi.

Buona la calata delle temperature al seguito, con aria più gradevole già presente dal mattino di sabato, specialmente nelle zone interessate dai fenomeni. Su Liguria ed Emilia Romagna, stante al momento la possibilità di avere fenomeni scarsi se non addirittura assenti, la rinfrescata sarà essenzialmente affidata all’eco lontano dei fenomeni risultando pertanto meno evidente.
Autore : Luca Angelini