00:00 26 Ottobre 2015

Super vortice polare e super getto: quali le conseguenze?

Corrente a getto più forte che mai prevista ai primi di novembre.

La corrente a getto in accelerazione costante: questo sembra volerci suggerire l’ultima emissione del modello americano con il grande freddo che si accumula sulle zone polari e che riesce a debordare solo tra Canada e parte degli States.

E’ una situazione certamente non nuova che per qualche settimana abbiamo però pensato che potesse in qualche modo "incepparsi" in questo autunno del 2015. Pronta la risposta del vortice polare, deciso più che mai a riprendere forza, intensità e compattezza, alla faccia del Nino strong, presenza che dovrebbe in qualche modo indebolirlo.

Invece eccolo dalle mappe così come viene previsto per sabato 7 novembre: grande freddo sulla Groenlandia con punte di -28°C a 1500m, primi freddi seri anche sul Canada e sulla East Coast americana, mitezza sull’Europa e la corrente a getto che sembra Speedy Gonzales o Beep Beep.

Finché le carte mostreranno questo l’Italia avrà come conseguenza la visita costante di un anticiclone che farà certamente felice molti che non amano la pioggia, ma che potrebbe portare certamente disagi per qualche situazione nebbiosa e soprattutto aumentare la concentrazione di inquinanti nell’aria.

Le temperature, aldilà di qualche inversione termica, si manterrebbero al di sopra della media del periodo e ci sarà molto sole su Alpi e centro-sud, isole comprese. Andrà proprio così? E’ quello che cercheremo di scoprire analizzando e raffrontando varie corse ed indici teleconnettivi nel "fantameteo".

Qui a fianco notate la corrente a getto a 10 km che corre con ben pochi serpeggiamenti alle alte latitudini: la zona con maggiori accelerate guarda caso è proprio quella che separa l’Atlantico dall’Europa.
 

Autore : Alessio Grosso