00:00 27 Febbraio 2015

Smorzati i toni del freddo previsto nella prima decade marzolina: ecco come potrebbero andare le cose

Troviamo quest'oggi una parziale smentita per quanto concerne la previsione di freddo intenso prognosticata sino a ieri, con target la prima decade di marzo. La ritrattazione quest'oggi riguarda soprattutto il modello americano, seguito a ruota da quello europeo, anche se al momento rimane sempre un po' più freddo. Sostanzialmente si proseguirebbe entro i binari dell'instabilità vicina agli schemi che abbiamo vissuto sinora.

In merito all’evoluzione attesa nella prima decade di marzo, sembrano quest’oggi esserci delle parziali smentite sulla previsione di freddo intenso prognosticata dagli scorsi aggiornamenti. Ci ritroviamo infatti a commentare una previsione in cui le famigerate onde di calore che partendo dal medio oceano Atlantico, avrebbero dovuto interessare le elevate latitudini settentrionali dell’oceano e dell’Europa, troverebbero ancora una volta una notevole fatica nel manifestarsi in modo persistente ed attivo.

Questo inverno il famigerato anticiclone delle Azzorre ha presentato sempre una notevole difficoltà nel protendersi verso le alte latitudini. Era difficile immaginare che adesso, di punto in bianco, quando ormai le principali anomalie a livello circolatorio emisferico invernale sono già consolidate, potesse esserci uno sconquasso totale degli schemi avuti sinora.

Per un paio di giorni abbiamo conservato questa speranza perche si pensava che la primavera, portando inevitabilmente ad un aumento dei flussi di calore in troposfera, potesse giocare un ruolo favorevole all’imposizione di una dinamica circolatoria europea dalle caratteristiche più disturbate. Tale evoluzione sembrava essere suffragata anche dall’andamento di alcuni indici teneconnettivi, tra i quali citiamo la NAO (North Atlantic Oscillation) ed il PNA ( Pacific North America), con previsioni di viraggio in valori neutri/negativi entro una decina di giorni.

Le previsioni dei GM relative alla giornata odierna, spengono un po’ le speranze d’avere una decisa ondulazione della corrente a getto sull’Europa. I flussi di calore dimostrerebbero ancora una volta, serie difficoltà nel compiere quello che potremmo definire come "il balzo finale" dell’onda che avrebbe permesso un’azione più decisa di disturbo a carico del Vortice Polare.

L’invernata sulla prima decade marzolina acquisisce pertanto connotazioni di normalità
, seguendo a grandi linee i binari della circolazione sperimentata sino ad ora, (forse poco più fredda) che vedrebbe la sostanziale latitanza di episodi decisi e convinti di inverno alle basse quote atmosferiche, mentre sarebbero rinnovate le condizioni per avere NEVE lungo le nostre Alpi ed il nostro Appennino sino a quote medie. Il contesto termico si manterrebbe ancora piuttosto freddo per la stagione (ma senza eccessi) almeno per tutta la prima decade del nuovo mese.

Autore : William Demasi