00:00 5 Agosto 2005

Siccità: Po al minimo storico

Magra eccezionale del fiume.

La magra in atto nel Po e’ la piu’ grave della storia, anche peggiore di quella del 2003. Lo dicono le cifre rilevate dal Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo (Cer) all’impianto del Palantone a Salvatonica di Bondeno (Ferrara), il principale impianto di sollevamento che garantisce la provvista d’acqua ai 133 chilometri di asta irrigua del Cer che da S.Agostino di Ferrara arriva fino in provincia di Rimini, ‘dissetando’ gran parte della pianura bolognese e romagnola.

Il 31 luglio scorso il Po al Palantone ha toccato un nuovo minimo storico (2,70 metri sopra il livello del mare), superando in negativo il record toccato durante la grande magra del 2003 (2,91 metri il 20 luglio 2003).

Nel corso del 2005 il Cer ha derivato al Palantone quasi 170 metri cubi d’acqua (76 milioni solo a luglio), valore secondo solo a quello del 2003 e superiore del 55% alla media degli ultimi anni.

”Questi dati ci dicono che ormai l’emergenza siccita’ e’ diventata una costante quando si parla del Po, ma nonostante la magra eccezionale del fiume – ha commentato Enrico Santini, presidente del Canale Emiliano Romagnolo – il sistema Cer conferma la sua insostituibile validita’.

Il Palantone non ha mai smesso di funzionare neppure per un giorno, garantendo la derivazione di 3 milioni di metri cubi di acqua al giorno nell’ultima settimana di luglio, come gia’ accadde nella rovente estate del 2003, quando al termine della campagna irrigua si
tocco’ il record storico di acqua derivata: 320 milioni di metri
cubi”.

L’emergenza siccita’, che ormai si e’ fatta cronica – ha
spiegato – nasce da tre motivi: la scarsita’ delle precipitazioni invernali e primaverili, la sempre maggiore dipendenza dal Po delle attivita’ economiche e civili,

l’erosione dell’alveo del fiume. ”Quest’ultima – ha sottolineato Santini – e’ il fenomeno meno noto ma piu’ devastante. Negli ultimi 40 anni il letto del Po, al Palantone, si e’ abbassato di almeno un metro e mezzo rispetto al territorio circostante. Questo significa che se negli anni ’60 una situazione di forte magra si presentava con un livello di 4,50 metri, oggi la stessa portata da’ luogo ad un livello di 3 metri, minacciando la funzionalita’ degli impianti di
sollevamento.

Per fortuna la nostra stazione, ‘tarata’ per funzionare fino a 3,50 metri continua a lavorare egregiamente con livelli molto inferiori”.
Autore : Redazione