00:00 2 Febbraio 2018

Si attenuano gli effetti del FREDDO sul Mediterraneo ma restano gli scenari di instabilità

I nuovi aggiornamenti attenuano l'impatto dell'ondata di freddo sul nostro continente, anche se la nuova fase atmosferica avrà comunque delle caratteristiche invernali. Nell'ambito del nostro Paese, aumentano le chances di precipitazioni con neve a bassa quota anche al nord, un paio di gradi in più ma maggiore umidità messa in gioco.

Dovevamo forse aspettarcelo, del resto, nel mese di gennaio, una anomalia positiva delle temperature in grado di superare la soglia dei +10°C sui settori nord-est europei, non deponeva certo a favore per una evoluzione realmente di tipo freddo nel mese di febbraio. Nei prossimi giorni verranno comunque compiuti dei passi in avanti verso questa direzione ma i miglioramenti sotto il punto di vista del freddo, quantomeno nel nord Europa, arrivano troppo in ritardo sulla tabella di marcia, il calendario recita febbraio e l’atmosfera nei prossimi giorni dovrà impegnarsi molto per arrivare a proporre uno scenario di freddo realmente intenso anche per i settori meridionali europei. 

Ad ogni modo, la prima decade di febbraio esordirà nuovamente sotto una circolazione di tipo INSTABILE e questa volta con caratteristiche moderatamente più fredde. Saranno messe in gioco le masse d’aria artico-continentali che si limiteranno a portare un calo deciso della temperatura sulla Penisola Scandinava, il nord-est della Russia, i paesi Baltici ed in piccola misura la Mitteleurope. Parte di questo freddo riuscirà a diffondersi anche sull’ovest Europa ma senza l’enfasi mostrata negli aggiornamenti di ieri.

FOCUS ITALIA: cosa dovremo aspettarci?

Nell’ambito del nostro Paese, la nuova fase atmosferica riporterà ancora diverse occasioni di instabilità, in un contesto circolatorio assai complesso. Tra lunedì e martedì prossimo, prenderà vita una depressione cosiddetta "da contrasto", quest’ultima viaggerà in direzione nord-est, isolandosi entro mercoledì sulla Penisola Balcanica. Un po’ tutto il nostro Paese ne verrebbe coinvolto, qualche precipitazione nevosa a bassa quota potrebbe verificarsi anche al nord.

Sul punto di vista delle temperature, dobbiamo segnalare degli aggiustamenti al rialzo soprattutto sulle regioni settentrionali, ove le isoterme sul piano isobarico di 850hpa (circa 1500 metri) resterebbero comunque negative ma risentirebbero di una maggiore ingerenza dei venti meridionali richiamati dalle nuove depressioni.

In sintesi, nel corso della prossima settimana, almeno un paio di perturbazioni coinvolgerebbero  soprattutto i settori centrali e meridionali del Paese; la prima appena descritta tra lunedì 5 e martedì 6, la seconda tra giovedì 8 e venerdì 9.

Questa fase atmosferica ci accompagnerà almeno sino al termine della prima decade di febbraio, con valori moderati di freddo al nord e su parte del centro, valori nella media al Mezzogiorno.

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Autore : William Demasi