00:00 2 Aprile 2009

Si accendono i riflettori sul periodo pasquale, prime ipotesi al setaccio

Con l'ausilio di vari strumenti analitici proviamo a tracciare una prima linea di tendenza che ci porti a capire che Pasqua potrebbe essere.

La previsione del tempo per il periodo pasquale è un vero e proprio banco di prova per modelli e previsori. La risaputa natura ribelle dell’atmosfera in questo delicato passaggio stagionale rende ogni prognosi rischiosa, tuttavia cimentarsi in questo compito scottante è dovere di noi che ci troviamo qui al servizio della gente, proprio quella gente che attende con particolare interesse le nostre parole per organizzare e ottimizzare al meglio il proprio tempo libero. Tutto ciò risulta di grande responsabilità, quindi oltremodo stimolante e ci spinge ad oltrepassare i limiti per dare il meglio del meglio che si può.

Quest’anno il rebus atmosferico invero presenta una situazione piuttosto lineare, con il vortice polare pronto ad un breve ma assestato colpo di acceleratore e una risposta coerente del Mediterraneo occidentale che risulta ben disposto ad accogliere una visita anticiclonica rifiutata da tempo. Attenzione però, il centro motore del bel tempo potrebbe essere insidiato da una saccatura in avvicinamento dall’Europa orientale verso il Mare Nostrum.

Per inquadrare una situazione così lontana nel tempo dobbiamo però analizzare quanto sta già accadendo lontano nello spazio e ricostruire a ritroso tutti i tasselli della possibile evoluzione. Il nostro studio si è soffermato in particolare su un indice assai importante in questo frangente, vista la forte magnitudo con la quale si manifesterà nei prossimi giorni: la MJO, l’oscillazione scoperta da Madden e Julian che identifica la spinta temporalesca in sede equatoriale.

Ebbene la collocazione di questa spinta convettiva sull’oceano Indiano, di concerto con i primi refoli del Monsone asiatico, ci porta ad un responso che risulta in linea con quello offertoci dagli indici europei e conferma il disegno di una sagoma anticiclonica infilata sulla Penisola Iberica, con un abbraccio sufficientemente ampio da garantire inizialmente una soddisfacente protezione anche dell’Italia.

Pasqua con il sole dunque? Al momento le ipotesi che suggerisono una festività con il bel tempo per la verità non sono molto alte. Un dato in particolare ci rende perplessi: una anomalia delle temperature superficiali del Mediterraneo potrebbe fungere da catalizzatore per una saccatura collegata al vortice polare, inducendola a biforcarsi e ad approssimarsi con il suo ramo orientale dall’est europeo verso il nostro anticiclone fino a spingerlo fuori dalla sua sede facendolo deragliare verso il nord Africa.

Sulla base di quanto detto possiamo così riassumere la linea di tendenza al momento più probabile: Pasqua inizialmente discreta ma con successivo primo parziale peggioramento a causa di infiltrazioni più fresche provenienti da est unitamente ad una attiva cumulogenesi diurna. Pasquetta potrebbe invece proporci un più deciso peggioramento sulle nostre regioni orientali, in primis nord-est e versante Adriatico. Si tratterebbe di una passata di rovesci probabilmente anche a sfondo temporalesco in arrivo in un contesto di temperature in discesa, sufficienti a disturbare il ponte di chi aveva scelto il Lunedì dell’Angelo per le prime gite all’aria aperta.

Per il momento ci fermiamo qui. Nei nostri prossimi aggiornamenti stringeremo man mano il cerchio per centrare l’obiettivo e offrirvi un prodotto previsionale altamente professionale e corretto.
Autore : Luca Angelini