00:00 7 Ottobre 2008

Settembre in Europa: temperature sotto media ma poca pioggia

I dati pervenuti dall'ente spaziale americano NOAA confermano che il passaggio di consegne tra estate e autunno si è rivelato più fresco della norma sull'intero Continente

Dopo una partenza caliente, l’estate settembrina ha tirato i remi in barca e allo scoccare della seconda metà del mese ha passato la palla di fuoco all’autunno precedendo di alcuni giorni l’ingresso astronomico della nuova stagione. In quei giorni sul Vecchio Continente si sono verificate due situazioni particolari e, oseremmo dire anche un po’ anomale per il periodo.

La prima ha alimentato un anticiclone molto robusto in sede russo-scandinava. Una siffatta posizione della bolla di aria calda ha permesso all’aria fredda già presente sulle pianure russe, di essere raschiata via verso l’Europa centro-occidentale. Questo ha causato una graduale ma significativa e generale discesa delle temperature sull’intero Continente.

Anche l’Italia non ha fatto eccezione, con i versanti orientali della Penisola a ricevere gli apporti freschi più attivi, conditi anche da qualche spruzzata di neve sui crinali confinali delle Alpi Orientali e da qualche rovescio lungo l’Adriatico.

Nel corso degli ultimi giorni di settembre si è andata progressivamente delineando una nuova situazione: lo smantellamento della cupola anticiclonica scandinava ha permesso l’affondo di un blocco di aria di tipo artico-marittimo dalla Groenlandia verso l’Europa centro-occidentale.

Ciò ha permesso la permanenza di temperature nel complesso al di sotto dei valori normali, anche se l’apice dell’irruzione fredda si è poi completata nei primi giorni di ottobre.

Non ci sono buone notizie per quanto riguarda gli apporti precipitativi avvenuti nel corso del mese di settembre. Molte zone del Continente sono rimaste pressochè a secco. Il discorso vale anche per l’Italia, dove sono state Liguria, bassa pianura piemontese, lombarda, Emilia, Toscana, Lazio ed est Sardegna a soffrire maggiormente la mancanza delle precipitazioni.

Per i motivi suddetti è andata invece molto meglio lungo il versante adriatico e al sud, dove Calabria e nord Sicilia hanno registrato in qualche caso accumuli quasi doppi rispetto alla norma. Lo stesso dicasi per la Spagna meridionale, la Grecia e l’area balcanica. Completamente a secco invece i paesi scandinavi e la Finlandia.
Autore : Luca Angelini