00:00 6 Febbraio 2015

Sempre “calda” la pista *FREDDA* anche dopo metà mese…

Stamane dalle mappe l'anticiclone pare più invadente nel medio-lungo termine, ma compaiono sempre altre opzioni fredde dal 15 in poi.

Non mancano anche stamane le opzioni fredde nel lungo termine. L’anticiclone potrebbe risultare più grasso e panciuto del solito, regalando un finale di stagione tra nebbia in pianura e sole su coste e montagne? Forse si, ma anche no.

Nel senso che le probabilità di una seconda fase di febbraio anticiclonica sono salite dal 30 al 40%, mentre rimane calda la pista fredda (perdonerete il gioco di parole), cioè con almeno un’irruzione gelida probabile al 55%, al 5% lasciamo altre opzioni.

Lo schema barico è sempre quello esposto ieri: l’anticiclone che si spinge verso nord o verso nord-est e l’aria fredda che si infila lungo il suo bordo orientale, tentando poi in qualche caso addirittura un aggiramento in senso orario, cioè antizonale, così come suggerirebbe la negatività dell’indice QBO.

Al momento la linea più probabile è quella di un nuovo affondo freddo lungo i Balcani e le nostre regioni adriatiche tra il 15 ed il 20 febbraio, cioè Nord-Sud, con altra depressione in formazione sullo Jonio e neve al sud e sul medio Adriatico, ma stamane vi proponiamo anche l’inserimento più antizonale, cioè EST-OVEST, con l’aria fredda che una volta penetrata nel Mediterraneo potrebbe originare depressioni al suolo, determinare nevicate o temporali nevosi, insomma "scompigliare" il tempo.

Queste botte da nord-est peraltro, che nella triste stagione scorsa, ma anche in altre occasioni, mancarono completamente, sono l’essenza dell’inverno sul nostro Paese e ne rappresentano un segnale di buona salute.

Da notare fra l’altro che quasi nessuno degli scenari proposti dal modello americano propone ad oggi per la seconda di metà di febbraio un ritorno classico del flusso zonale atlantico, a testimonianza di quanto sia cambiata la circolazione dal 15 gennaio in poi.
 

Autore : Alessio Grosso