00:00 15 Giugno 2015

SEGNALA la tua “zona morta” (no thunderstorm zone): altri casi clamorosi…

Hai "zone morte" cioè soggette ad ombre pluviometriche da indicarci sul territorio nazionale? Scrivici!

CHIOGGIA (VE)
Buongiorno, scrivo in merito all’articolo dal titolo "La zona morta"
https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/la-zona-morta-perch-certe-zone-vengono-saltate-chirurgicamente-dai-temporali-/50031/
apparso sul portale il 20 maggio, il quale mi ha spinto a stendere una breve relazione circa quanto si verifica in tema di temporali sulla mia zona, ovvero Chioggia (VE). Premetto che vista la mia giovane età, in qualità di appassionato seguo con attenzione il comportamento di detti fenomeni dalla seconda metà degli anni ’80. Da tale periodo, e fino circa al 1995, nei mesi primaverili ed estivi i temporali hanno seguito un andamento pressochè regolare, tanto in presenza di fronti organizzati quanto in caso di instabilità.

Celle singole o multicelle sviluppatesi nell’entroterra arrivavano sulla costa di gran carriera scaricando la loro fenomenologia talvolta abbondante, e poi sfociavano in mare dove si esaurivano o proseguivano il loro moto verso est.

Ho ricordo di innumerevoli manifestazioni temporalesche transitate sulla mia verticale nel tardo pomeriggio, in serata o durante la notte anche, per l’appunto, in condizioni di semplice instabilità. I cumulonembi non faticavano ad impattare sulla costa, benchÈ in una zona abbastanza meridionale qual è il lembo sud della laguna veneta. Al fine di fornire maggiore chiarezza riguardo a quanto segue, preciso che molti sistemi temporaleschi avanzavano senza produrre corrente di risucchio. Spesso si trattava di una processione di lampi e tuoni in veloce divenire in presenza di bonaccia, a cui facevano seguito precipitazioni talvolta abbondantissime e dall’inizio repentino. Non era inconsueto nemmeno assistere al passaggio di veri e propri treni di temporali dove le pause fra l’uno e l’altro comprendevano appena pochi minuti.

Avendo compiuto ricerche, posso affermare che tutto ciò accadeva anche in anni precedenti al periodo preso in oggetto. L’ultima volta a cui ho assistito a fenomeni simili, risale all’irruzione fredda avvenuta fra il 24 e il 25 agosto 1994.

Dall’anno successivo, ho potuto riscontrare una sorta di inspiegabile blocco e sostanziale mutamento della fenomenologia. I sistemi temporaleschi, anche associati a fronti organizzati, hanno iniziato ad evitare chirurgicamente Chioggia e a raggiungere il mare pochi chilometri più a nord, tanto in caso di avanzata lineare da occidente quanto in presenza di attività che si sviluppi nell’immediato entroterra.
 
Si assiste a una frenata della struttura e successiva leggera deviazione verso settentrione, a cui si abbina quasi sempre una vivace ventilazione sud-orientale. In talune circostanze la città riceve apporti pluviometrici derivanti dal settore meridionale del sistema, in altre invece rimaniamo in completa assenza di fenomeni precipitativi. Temporali forti naturalmente hanno continuato a presentarsi, ma ormai si tratta di rarità, nelle quali comunque l’avvio delle precipitazioni risulta incerto, e la rapidità di un tempo nell’approssimarsi delle celle non si apprezza più. In sostanza, è scomparsa la linearità della fenomenologia nel suo complesso, cosa che non sono riuscito a motivare. Spero di aver fornito dati interessanti.
Andrea Stampa

ASTI
Sappiate che esiste una zona ancora + morta del sud ovest milanese ed è la città dove risiedo io…cioè asti in piemonte!!e non è zona morta da qualche anno ma da sempre e io ho 32 anni…i temporali anche modesti che colpiscono in pieno o quasi asti sono davvero rari figuriamoci quelli intensi…sistematicamente il circondario di asti (10km/15km)viene saltato chirurgicamente!!assisto a linee frontali che a pochi passi dalla città si spezzano e si ricompattano subito dopo!! Oppure deviano sul Monferrato settentrionale o meridionale dopo essere stati a 2 passi dalla città!! Questa cosa ovviamente è successa anche di recente !!t
Io da grandissimo appassionato meteo al 20 maggio non ho ancora sentito un tuono e tantomeno visto un fulmine!! Di questa cosa non ho mai sentito parlare(forse perchè una città di provincia come Asti non fa notizia a dispetto di Milano!!)
Inviterei i redattori di Meteolive di studiare attentamente questo fenomeno singolare…l’unica possibilità di vedere un temporale serio qui ad asti e che un temporale appena passata Torino si trasformi in supercella e devii verso sud-est…ma voi già sapete quanto siano rare le supercelle sul basso piemonte! 🙂
Marco Mischiatti

REGGIO EMILIA
Reggio Emilia da qualche anno a questa parte, contrariamente al passato, viene sistematicamente saltata dai temporali. L’unico evento che ha coinvolto in pieno la città è stato il cattivissimo temporale del 7 luglio 2014 che ha riversato sulla città secchiate di grandine.. Per il resto i temporali si fermano nella Valsecchia, nelle campagne occidentali (quando va bene) o, scorrendo nella valle del Po, coinvolgono solamente la parte nord della provincia, senza nemmeno sfiorare il capoluogo. Così come una volta era frequente assistere a temporali che si formavano in Appennino e scendevano a valle.. anche quelli da qualche anno spariti.
Gabriele Voak

BAZZANO (BO)
Salve, anche io posso testimoniare che sono in una zona molto sfortunata per i temporali, e anche per me negli ultimi anni i temporali, specie quelli intensi, sono diminuiti drasticameste, il paese dove vivo si chiama Bazzano (prov di Bologna) e si trova nell’alta pianura emiliana, e comprende appunto tutta la fascia pedemontana dove, oltre a Bazzano ci sono altri paesi come Crespellano, Monteveglio, Savignano etc.. Detto questo io ricordo fino al 2002 ad esempio di temporali frequenti con tuoni davvero forti e lampi  ripetizione e vere e propri acquazzoni!!! con addirittura allagamenti, poi un altro bello forte ci fu nel maggio 2003 con grandinatina di mezz’ora, vento fortissimo e cielo nero giallognolo, davvero spettacolare, poi altri nel 2005 2006 2008 etc, in seguito sono diventati sempre meno frequenti. Gli anni d’oro furono quelli degli anni 90 se non addirittura negli anni 80, quando a Bazzano ci furono grandinate davvero spettacolari ma anche dannose, adesso la grandine ad esempio non la vedo più da qualche anno, e i temporali sono debolissimi con due tuoni, e rovescetti brevi e deboli, e non più quei bei temporalazzi forti con la T maiuscola quando addirittura dovevi chiudere tutti gli scuri da gran che pioveva e tirava vento!!!! quindi sembra che Bazzano sia diventata una zona dove i temporali mi evitano proprio di brutto, anche se ho notato che nell aria della Valsamoggia e quindi delle alte pianure emiliane i temporali sono calati in modo inquietante, interessando sempre più spesso le zone basse emiliane del PO, oppure tutto l’appennino, o la romagna, mentre nella zona pedemontana rimane il "BUCO FANTOZZIANO". Detto questo spero di aver fornito il tutto.
Davide Lazzarini

SANTA CATERINA dello JONIO (CZ)
Non so se si può chiamare zona morta, ma noto che spesso quando vicino a noi piove forte, qui è capace anche che ci sia il sole o almeno vedo che la mia zona è l’ultima ad avere pioggia e la prima ad uscire da un temporale, qui piove solamente con vento da sud, sennò i temporali sono in un attimo in mare aperto! La mia zona è Guardavalle S Caterina dello Jonio CZ

TARCENTO, pedemontana friulana
Tarcento, pedemontana friulana, da 2 anni a questa parte, continua a NON ricevere temporali degni di nota e nell’ ultimo periodo neanche quelli classici estivi. Io mi chiedo come sia possibile questo cambiamento, soprattutto per una zona che nel luglio 2007 ha sperimentato una delle grandinate più incredibili degli ultimi 30 anni a questa parte, con un diametro che in alcune zone raggiungeva i 6-7 cm. Forse è per il fatto che siano cambiate le correnti d’ aria, non lo so. Si può dire solamente, con franchezza, che ora come ora è da definirsi chiaramente " dead zone ".
Stefano Montù.

MONFERRATO
Scrivo da Rosignano Monferrato (basso Monferrato poco a SW di Casale Monferrato) e qui i salti sono all’ordine di ogni peggioramento. Sempre evitato il mio paese a dispetto delle zone limitrofe molto più soggette a temporali, spesso intensi, come la bassa pianura vercellese, il nord dell’astigiano o la relativamente vicina Lomellina (persino la vicina Casale vede spesso accumuli tripli o quadrupli rispetto a qua). Proprio non capisco questo fatto.
Luca
 

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Autore : Redazione MeteoLive.it