00:00 31 Dicembre 2010

Seconda metà di gennaio: grande ondata di freddo?

Un altro febbraio 56? Ogni anno si cercano i germi dell'evento storico, questo gennaio 2011 potrebbe lasciare il segno.


La spettacolare configurazione dei primi di febbraio 1956.

Non importa se adesso tutto sembra remare contro, se il respiro mite dell’Atlantico dall’Epifania potrebbe cullare l’Italia per alcuni giorni, una massa d’aria più "calda" è attesa sfondare in  sede stratosferica dalla troposfera proprio intorno all’8-10 del mese di gennaio, per poi propagarsi in modo piuttosto netto a tutta la colonna.


Per scoprire se il piano di invasione calda in sede polare potrà andare a buon fine con la frantumazione tentacolare del vortice polare, occorrerà osservare le performances dell’anticiclone aleutinico, previsto in deciso rinforzo proprio a cavallo dell’Epifania.

Un altro effetto, parallelo allo strat-warming, è un deciso contiguo raffreddamento del vortice polare, che raggiunge temperature particolarmente rigide, così come accadde nel famoso 1956.  Badate bene: la serie di effetti "domino" del febbraio 1956 sono probabilmente irripetibili, ma nell’Italia del 2010, anche solo la metà o un terzo di quell’episodio gelido estremo, sarebbero sconvolgenti.

Gli effetti più importanti e severi in termini di freddo si avrebbero con la divisione, la frattura, lo split, (chiamatela come volete) del vortice polare, che, ramificato come una piovra, disperderebbe più colate gelide verso le basse latitudini: almeno una di queste potrebbe raggiungere il nostro Paese subito dopo la metà del mese di gennaio, con conseguenze certamente rilevanti, rispetto a quanto avvenuto fino ad ora.

Ci sono però ancora molti se e molti ma da cancellare per poter parlare di evento di grande rilievo, anche se personalmente, pur magari non raggiungendo livelli di Major Warming estremo, ritengo l’imminente riscaldamento stratosferico potenzialmente in grado di "far male".  

Certo: gasolio e metano costano, ma qui non si fa un discorso di opportunità che il freddo arrivi o non arrivi, qui si discute della potenza della natura in sè, si va oltre l’uomo, si vola ai "piani isobarici" superiori, per sentirsi vivi…Auguri a tutti

Autore : Alessio Grosso