00:00 15 Dicembre 2008

Seconda metà della settimana, la parola al tempo bello stabile

Decisa risalita dell'anticiclone sull'Europa centrale. Anche l'Italia sarà protetta dalla grande cupola di bel tempo. Solo le regioni meridionali adriatiche avranno qualche disturbo a causa di infiltrazioni più fredde provenienti dal Balcani.

Tante gliene abbiamo mandate che alla fine la pioggia deciderà di capitolare. Non senza un ultimo possente acuto previsto tra oggi e martedì. Nel corso dei prossimi giorni però l’azione asfissiante di quest’ultimo minimo depressionario allenterà progressivamente la morsa per lasciarci in consegna un tempo in convalescenza.

Mentre il Mediterraneo si attarderà a leccarsi le ferite ecco che da ovest ci penserà l’Atlantico a fornire la medicina giusta per il tempo delle nostre prossime festività. Senza andare molto in là però possiamo scrutare un deciso miglioramento delle condizioni atmosferiche già a partire dalla seconda parte della settimana.

L’alta pressione atlantica sfiammeggerà con il suo vivace fulgore verso i lidi europei tagliando il cordone ombelicale con le depressioni groenlandesi. Cambio di circolazione insomma: usciti dal lungo treno dell’autunno ora il tempo si siederà sopra lo sgabello dell’alta pressione.

Il Mediterraneo però adesso è freddo. La coperta stesa dal giovane ciclope del sereno quindi non riuscirà ad essere molto estesa. Qualche infiltrazione fredda potrà così rotolare dai Balcani verso le nostre regioni meridionali e su quelle centrali adriatiche. Nulla di che, ma qui il cielo potrà a volte presentarsi solcato da nubi irregolari che in qualche occasione potranno anche farsi scappare qualche breve pioggia.

Su questa falsariga si svolgerà il prossimo fine settimana. Dato per assodato però che i terreni saranno ancora intrisi di acqua, non si esclude che ai rasserenamenti potrà fare da contraltare qualche formazione nebbiosa sulle pianure e nelle valli interne. Il fenomeno non è ancora inquadrabile ma comunque possibile.

Via libera invece agli amanti della montagna ma con un solo doveroso appunto: i pendii alpini saranno stracarichi di neve fresca, ventata e fortemente instabile. Avventurarsi su percorsi fuori-pista o praticare sci-alpinismo in alta quota potrebbe risultare molto pericoloso se non addirittura fatale. Parola di sci-alpinista.
Autore : Luca Angelini