00:00 2 Dicembre 2013

Seconda decade di dicembre: GELO e NEVE o tanto anticiclone?

Arriva un freddo glaciale da est o l'anticiclone proteggerà l'Italia con il suo abbraccio mite? (nebbie permettendo)

Allora: ridimensionata davvero un po’ a sorpresa e in modo notevole l’irruzione fredda per l’Immacolata, i modelli ora sembrano dividersi sul lungo termine, anche se in realtà la media delle corse delle due superpotenze modellistiche READING e GFS, convergono su una soluzione anticiclonica sino alla metà del mese, con qualche disturbo freddo da est solo in Adriatico e sul meridione.

In realtà il modello inglese nella corsa ufficiale, così come quello americano nei suoi perturbatori (e qui accade già da giorni) ipotizzano uno sbilanciamento dell’anticiclone verso nord dopo il 10 dicembre.

In questo modo tutta la massa d’aria gelida che si troverà a gravare sull’est europeo, potrebbe mettersi in moto verso ovest innescando una potente irruzione di aria fredda sul bacino centrale del Mediterraneo e dunque sull’Italia da mercoledì 11 dicembre, con conseguenze anche notevoli non solo a livello termico, ma a livello barico. Di solito quando l’aria fredda artica o polare continentale riesce ad intrufolarsi da est in modo tanto massiccio, riesce a rivoluzionare tutto lo scenario barico, determinando nella migliore delle ipotesi la formazione di un corridoio depressionario alle basse latitudini tra l’Atlantico ed il Mar Nero, favorendo contatti tra masse d’aria di origine notevolmente diversa e conseguenti nevicate sulle nostre regioni.
 
Può succedere anche però che tutta la struttura anticlonica alla fine crolli e l’Atlantico prenda in mani le redini della situazione, producendo situazioni perturbate in serie, le prime ovviamente spesso di tipo nevoso, poi piovoso perchè prevarrebbe l’inserimento delle correnti oceaniche più miti in arrivo da ovest.

Come mai si arriverebbe a questa retrogressione? Non è improbabile vista la grande foga con cui il vortice polare sembrerebbe dibattersi lanciando a tutta velocità la corrente a getto? In effetti il punto potrebbe essere proprio questo: un getto lanciato alle alte latitudini, finirebbe per spingere verso levante l’alta pressione, mettendo in modo una corrente antizonale alle medio-basse latitudini, che in questo caso spingerebbe verso di noi quella massa d’aria gelida.

E’ solo un’ipotesi per il momento, perchè non c’è nulla di deciso: l’alta potrebbe essere meno forte, il getto meno teso, l’Atlantico pressante da ovest che smantellerebbe tutto: alta pressione e freddo sull’est Europa, dunque occorre avere pazienza, ma era giusto informarvi della possibilità concreta che l’inverno possa giocarsi sull’Europa la carta dell’ingresso da est.

Autore : Alessio Grosso