00:00 17 Dicembre 2015

SAN SILVESTRO con freddo e neve o con l’anticiclone? Tutte le ipotesi…

Ecco i tre scenari che emergono sugli altri.

Il primo scenario è anche quello più probabile e punta sulla prosecuzione dello status quo: in pratica nulla cambierebbe rispetto a quanto vissuto sino ad ora, anzi l’anticiclone risulterebbe anche più forte di prima, estendendosi con forza sin sull’Europa centrale.

E’ l’ipotesi che, poggiando sulla legge della persistenza, ha le maggiori possibilità di concretizzarsi: sino al 60%, ma se ci arrendessimo di fronte allo strapotere dell’anticiclone, i meteorologi potrebbero anche non lavorare più.

Invece la disposizione barica sull’Europa potrebbe anche subire profondi mutamenti qualora l’anticiclone per una mania di grandezza puntasse troppo a nord, lasciando scoperta proprio l’area a cui tiene di più, quella che ha dominato per settimane: il Mediterraneo.

A quel punto da nord-est rientrerebbe aria fredda di origine artica continentale e poi anche polare continentale, per l’Italia la più fredda in assoluto, perché da est non ci sono ostacoli che tengano: arriva anche a livello pellicolare, cioè al suolo e il freddo risulta intenso.

Addirittura qui in questa mappa si ipotizza un mini blizzard nevoso sulla Valpadana e poi neve sin nei fondovalle appenninici del centro e sull’Appennino settentrionale e un po’ di neve anche sulle Prealpi. Il gelo poi si sposterebbe verso la Francia ma l’evoluzione sarebbe tutta da seguire: l’attendibilità di una simile previsione non può comunque andare oltre il 15%.

La terza ipotesi è quella di cui abbiamo parlato stamane su MeteoLive e cavalca sempre la possibilità che ai margini orientali e meridionali dell’anticiclone una corrente fredda possa inserirsi su sud Italia, Grecia, Turchia, poi Medio Oriente, portando freddo e neve a quote anche basse o pianeggianti: anche questa ipotesi gode di un’attendibilità non superiore ad un 15%, forse anche qualche punto di più volendo essere pignoli.

Le ipotesi minori, ma non da scartare a priori, vedrebbero scenari del tutto diversi come l’ingresso delle correnti atlantiche con piogge ma poco freddo oppure opzioni gelide più nette con autentica rivoluzione barica in Europa e neve prima da est, poi da addolcimento anche da ovest (tutte queste ipotesi raccolte non andrebbero oltre il 10 per cento di possibilità di realizzarsi).
 

Autore : Alessio Grosso