00:00 18 Settembre 2007

SALUTE: chi inquina di più? Le corporazioni anti-inquinamento americane…

I 50 stabilimenti più inquinanti sono i promotori della campagna anti-inquinamento del Presidente Bush. Una vera e propria corporazione che pone gli interessi economici al di sopra di ogni altro valore.

MeteoLive ha a cuore la salute della gente e del Pianeta. Se è vero che riteniamo scarsa l’influenza sul clima delle emissioni di gas serra, ci siamo sempre battuti per un ambiente più pulito, per formare una sana coscienza ecologica ed ambientale, lontana dalle logiche di partito, totalmente disinteressata.

Rieccoci allora a parlare di un uomo che ha fatto e sta facendo di tutto per rovinare l’immagine degli Stati Uniti e del suo popolo, un vero peccato ma è palese che la Presidenza Bush rappresenti una delle pagine di storia più tristi che abbiamo vissuto nella nostra vita.

le corporazioni che finanziano la campagna anti-inquinamenti lanciati da George W. sono proprietarie dei 50 stabilimenti che immettono più sostanze inquinanti nel mondo.

La notizia proviene dall’EIP (Environmental Integrità Project) e dalla Public Citizen, due organizzazioni no-profit ed è basata su dati forniti dalla Environmental Protection Agency (EPA) e dalla Toxics Release Inventory (TRI). Il rapporto denominato “Le centrali energetiche americane più inquinanti edificate durante l’amministrazione Bush” testimonia chiaramente l’aumento tra il 2002 e il 2004 delle emissioni di mercurio, anidride solforosa e carbonica.

In base al tipo di emissione la ricerca ha classificato le 50 compagnie che inquinano maggiormente. Poiché alcune sono comparse in più settori il computo finale è risultato di 90 impianti che hanno finanziato con circa 7 milioni di dollari la campagna presidenziale di Bush e il Comitato Nazionale Repubblicano. Secondo Eric Schaeffer, presidente dell’EIP, non a caso il Clean Air Act (una legge in vigore dal 1977 per regolare le emissioni inquinanti) sia in fase di revisione dopo la rielezione del Presidente Bush.

L’allarme sul mercurio era già stato lanciato nel 1998, immesso nella misura di circa 48 tonnellate all’anno da inceneritori e centrali elettriche a carbone. Si tratta di un pericoloso inquinante che tende ad accumularsi negli organismi e provoca danni al sistema nervoso, al cuore e ai reni se ingerito in gran quantità soprattutto attraverso pesci e crostacei.

L’amministrazione Bush ha proposto un sistema di certificati di emissioni per il mercurio che, secondo il governo, porterebbe ad una riduzione del 70% entro il 2018. Questo sistema di certificati ha funzionato bene per il biossido di zolfo, che causa le piogge acide. Ma un simile sistema è del tutto inadeguato per il mercurio.

Il biossido di zolfo è leggero, e viaggia per lunghe distanze: gli impianti elettrici nel Midwest possono causare piogge acide nello stato del Maine (a nordest degli USA). Per cui un limite nazionale totale di emissioni ha un senso. Invece il mercurio è pesante: in gran parte precipita al suolo vicino la fonte di emissione. Il risultato è che gli impianti elettrici a carbone in stati come la Pennsylvania e il Michigan creano delle Chernobyl chimiche dove il rischio di avvelenamento da mercurio è molto alto.

Con il sistema di certificazione, le compagnie compreranno i “diritti di inquinamento” piuttosto che ridurre le emissioni. A tal proposito, il film-documentario “The Corporation” di Mark Achbar, vincitore del Sundance Festival, si scaglia contro le istituzioni corporative planetarie e i loro impatti criminali sulla natura e sulla salute dell’uomo.
Autore : Simone Maio