00:00 1 Dicembre 2011

Qui si vivrà di stau-foehn, sperando che non torni il velenoso mostro anticiclonico

Le prospettive per l'Immacolata forse non risolveranno il problema della mancanza di neve a sud delle Alpi, ma l'importante è che il tempo si mantenga dinamico.

Ci sono buone e cattive notizie per il Ponte dell’Immacolata.
Cominciamo dalle cattive notizie: non è previsto un affondo importante delle saccature fredde in arrivo dal nord Europa, parliamo di un ingresso di quelli in grado di rivoluzionare la stagione e di mandare in crisi l’alta pressione.

Proseguiamo con le buone: mal che vada assisteremo ad un ricambio d’aria sufficiente ad allontanare i veleni dalle nostre aree urbane, dopo tanti, troppi giorni di stasi atmosferica. C’è dell’altro: oltre alla spruzzata di venerdì alcune nevicate intermittenti potranno verificarsi sui settori alpini di confine durante il periodo 5-9 dicembre e poi qualche fiocco arriverà forse anche in Appennino, se la corrente da nord ovest avrà sufficiente coraggio da spingersi sino in Adriatico sfidando l’alta pressione.

Comunque sia sarà una settimana in compagnia del fenomeno stau-foehn, con da una parte delle Alpi l’inverno, dall’altra sole, vento e seccume, in Appennino la distribuzione dei fenomeni potrebbe risultare un po’ meno schematizzata, ma in ogni caso sarà il versante adriatico a ricevere i maggiori (eventuali) accumuli.

E dopo? Altre cattive notizie? Altri mostri anticiclonici, aria stagnante e freddo umido solo sulle bassure? Possibile, ma non ancora certo, anche se sarebbe la soluzione più facile da tracciare per i modelli matematici.
 

Autore : Alessio Grosso