00:00 6 Giugno 2013

Quelli che… ci vedono una prossima glaciazione

Un nuovo intervento del climatologo Paolo Ernani pone l'attenzione su quella che potrebbe essere la nuova linea di tendenza del clima nel nuovo millennio.

 Non è la prima volta che si sbilancia: Paolo Ernani, noto climatologo e autore del libro "Effetto serra e macchie solari", pone ancora una volta l’attenzione sul legame tra attività solare e clima terrestre. In particolare mette l’accento sulla frenata del riscaldamento globale terrestre dall’inizio degli anni 2000 e la sua successiva stabilizzazione. 

Vista così potrebbe essere un’osservazione di scarso significato, considerate anche le normali oscillazioni ad alta frequenza delle temperature e soprattutto in un contesto comunque caldo rispetto alla media dei decenni passati. In realtà gli studi compiuti dal climatologo vanno di pari passo con altre tesi analoghe, in particolare con quanto sostenuto da John L. Casey, responsabile dello Space and Scienze Research Center (Ssrc dipartimento dipendente dalla Nasa).

Il punto in comune tra i due ricercatori si ricollega ai cicli delle macchie solari e nel caso specifico proprio all’ormai ben nota diminuzione del numero delle macchie solari a partire dal 1996, dopo una fase precedente di iper attività. Questa circostanza. Secondo Ernani, "E’ sintomo che qualcosa di insolito stia accadendo nella geofisica marina e atmosferica e nella criosfera".

Anche in Italia, la temperatura media ha smesso di salire agli inizi degli anni 2000 e da allora, si è assestata su valori ancora al di sopra delle media ma con incipiente tendenza al ribasso. Ernani però va giù ancora più pesante e citando il suo lavoro relativo alle connessioni tra attività solare e clima terrestre, pone sul piatto anche la possibilità che da ora in avanti farà sempre più freddo.

Si andrà verso una nuova era glaciale? Secondo i tempi climatologici parrebbe di sì o, per lo meno, sembrerebbe possibile il ritorno alle condizioni esistite in seguito al minimo solare di Maunder (1645 -1715), ivi compresa la Piccola Era Glaciale culminata nel 1850. Ernani sostiene infine che questa incipiente inversione di tendenza a livello climatologico si sta manifestando con un maggior rilascio di energia da parte dell’atmosfera per maggiori sopravvenuti contrasti e quindi con fenomeni estremi più frequenti.

Autore : Luca Angelini