00:00 6 Maggio 2015

Quanto durerà l’anticiclone in arrivo da lunedì 11? Il maltempo potrebbe tornare?

L'anticiclone delle Azzorre alla conquista del Mediterraneo, dapprima frenato un po' al sud e sul medio Adriatico, poi più convinto sino a metà mese.

L’espansione verso levante dell’anticiclone delle Azzorre, prevista da lunedì 11 maggio, sarà frenata parzialmente dall’azione di una depressione presente sullo Jonio che risucchierà aria fresca dai Balcani sino a martedì 12, generando instabilità.

Anche il nord martedi sperimenterà questo rientro da est delle correnti fresche orientali che comunque concorreranno a rinforzare l’anticiclone stabilizzando l’atmosfera, come avviene sempre quando aria fresca scorre nei bassi strati. Un’atmosfera con la testa calda o mite e i piedi freddi o freschi è infatti un sistema stabile.

Mercoledì 13 l’anticiclone rinforzerà ulteriormente e il tempo dovrebbe risultare buono ovunque. In seguito il modello americano comincia ad intuire alcuni disturbi al settentrione, che potrebbe manifestarsi soprattutto nel week-end 16-17, con il passaggio di un piccolo cavo d’onda depressionario e qualche temporale passeggero.

Un guasto più serio è stato invece colto per martedì 19 dalla corsa di controllo, facendo proseliti anche tra alcune delle corse perturbatrici: si tratterebbe di un affondo depressionario piuttosto deciso, con correnti da sud ovest umide ed instabili, coinvolgerebbe mezza Italia, riportando piogge e temporali, unitamente ad un certo calo termico.

Sarebbe una svolta non trascurabile, che riporterebbe il maltempo per alcuni giorni, perchè l’affondo sarebbe poi destinato a mettere radici nel Mediterraneo.

Quanto è attendibile al momento questo tipo di evoluzione? Lo abbiamo chiesto alla media degli scenari dello stesso modello che conferma per quel periodo la possibilità di un guasto, ma lo abbozza solamente, dunque risulterebbe sostanzialmente modesto e limitato al settentrione.

Dunque la possibilità di un guasto dopo la metà del mese o forse sarebbe meglio dire sul finire della seconda decade sembra oggi probabile al 45-55%, non di più.
Invece i disturbi sembrano probabili al 60-65%, in particolare al nord.

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Autore : Alessio Grosso