00:00 10 Dicembre 2014

Quando l’anticiclone NON fa muro…

Sino alla fine dell'anno nè il modello americano, che tantomeno quello europeo prevedono importanti elevazioni verso nord da parte dell'anticiclone.

Se la proboscide anticiclonica non si alza a dovere e l’Atlantico lima tutte le sue velleità di conquista nel nord del Continente, l’inverno rimane per l’Italia un invernicchio, certamente sempre qualcosa in più rispetto al nulla dello scorso anno, ma l’inverno vero rimane lontano.

Occorre una vera propensione a scattare verso nord che dalle carte si scorge solo nel frangente tra mercoledì 17 e giovedì 18, anche e soprattutto a causa di una colata di aria gelida che interesserà la East Coast americana e che di rimbalzo spingerà un po’ verso nord l’anticiclone.

In questo modo le saccature atlantiche affonderanno maggiormente verso sud, ma sempre in seno a correnti troppo settentrionali e troppo forti per combinare guai seri sull’Italia, perlomeno al nord, mentre sui versanti esteri delle Alpi, sul medio Adriatico e al sud qualche fenomeno più importante potrebbe registrarsi, (anche nevoso in Appennino) specie se seguiteranno ad originarsi depressioni in loco.

La disposizione di queste correnti potrebbe altresì negare nevicate importanti al sud delle Alpi almeno sino a Natale, ad eccezione come detto dei versanti esteri delle Alpi. La possibilità che il getto possa parzialmente rallentare ci sono, ma occorrerà capire se si tratterà di un colpo di freno leggero o incisivo.

Intanto il riassunto del mese vede complessivamente temperature leggermente al di sopra delle medie, precipitazioni nella norma o persino superiori su medio Adriatico e centro-sud, sotto la media al nord-ovest, leggermente sotto media o nella norma sul nord-est.

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Autore : Alessio Grosso