00:00 8 Novembre 2010

Quando finiremo di usare l’ombrello?

Da giovedì l'alta pressione verso il Mediterraneo con brusca frenata del maltempo e ritorno del sole almeno fino al prossimo fine settimana. Inverno ancora lontano.

Indubbiamente l’autunno che stiamo vivendo mostra le caratteristiche più tipiche di una stagione che rientra mentalmente tra quelle "normali". Il termine mentalmente indica il fatto che il nostro metro di misura, ossia la percezione che abbiamo del tempo che fa, ha come unità di misura gli eventi degli anni ’70-80. Se gli eventi attuali risultano allineati con quelli di quel periodo sono considerati normali, tipici, canonici e via dicendo. Da qui le caratteristiche "normali" della situazione contingente.

Ora, sappiamo bene però che l’autunno non porta solo pioggia e vento, ma anche sole, temperature miti e nebbie in pianura. E’ quanto ci elargisce l’alta pressione autunnale quella che, sempre in considerazione a quanto detto sopra, è considerato (erronamente)anomalo. E così, dopo tanta pioggia, eccolo rispuntare d’oltre mare questo anticiclone, con la sua gobba mite pronta a tranqullizzare le acque del Mare Nostrum. 

Da giovedì 11 e fino al fine settimana di metà novembre, ossia una manciata di giorni che si contano sulle dita di una mano, l’autunno ci mostrerà questo suo volto più pacato e, diciamo la verità, dopo tutta quest’acqua un male non è. Fino a domenica sole prevalente dalle Alpi alla Sicilia, a parte un po’ di nubi basse sulle regioni tirreniche e qualche stratificazione a medio-alta quota al nord.

Intanto chi guarda oltre già si domanda: "ma l’inverno"? Per ora non vi è traccia di inverno sul Mediterraneo. Il vortice polare sta premendo sull’acceleratore e tenderà per alcuni giorni ad accentrare su di sè tutte le potenzialità gelide disponibili. La natura però al momento è assestata su equilibri autunnali, per un cambio di rotta dovremo attendere che si pongano in essere nuovi equilibri , primo fra tutti il tracollo dell’indice AO. E per quello dovremo attendere la fine del mese. 

Autore : Luca Angelini