00:00 3 Novembre 2010

Quando arriveranno i primi freddi?

Viaggio nel campo delle ipotesi per cercare di delineare la traiettoria delle potenziali colate fredde destinate prossimamente all'Europa e all'Italia.

Lo diciamo subito: per assistere alla probabilità di una prima colata fredda di stampo invernale a tutti gli effetti dobbiamo guardare lontano, molto lontano, forse troppo. In ogni caso, scorrendo i vari scenari probabilistici riferiti alle prime due decadi di novembre qualcosa salta all’occhio e pertanto ci sembra interessante introdurre l’ipotesi, per remota che sia.

Tanto per iniziare il colpo di acceleratore impresso dal vortice polare alla corrente a getto sembra voler sfavorire in un certo qual modo il redirezionamento delle masse d’aria artiche verso lo Stivale fino alla metà del mese, se non chè il peso di questo blocco gelido lassù oltre il Circolo Polare potrà tentare una via di fuga attraverso le anomalie continentali. Cosa significa?

Significa che gli sconfinamenti perturbati legati al vortice polare sul nord del nostro Continente e sulla regione scandinava potranno offrire un gancio in mezzo al cielo per l’incanalamento di queste eventuali iniziative fredde verso le nostre latitudini. Il canale di passaggio potrebbe venire offerto dai settori sovrastanti i territori continentali innevati, quindi sottoposti ad anomalie negative della temperatura. Detto in modo più pratico, pare possibile che dopo la metà di novembre gli assi delle saccature legate al vortice polare possano tendere a puntare verso l’Europa centrale e orientale.

Secondo alcuni scenari probabilistici, pochi al momento a dir la verità, la nuova impostazione circolatoria potrebbe favorire un rallentamento del getto e un amplificazione di tali saccature verso i Balcani, riuscendo probabilmente a coinvolgere almeno in parte anche l’Italia.

In tale frangente ipotetico i versanti orientali del nostro Paese, regioni adriatiche in primis, potrebbero sperimentare a partire dal 20 del mese un primo assaggio di freddo serio. Freddo che poi avrebbe la possibilità di espandersi a macchia d’olio, seppur con le opportune varianti, anche al resto d’Italia, togliendo carburante alle piogge autunnali e decretando un possibile passaggio a condizioni stagionali che corrono verso l’inverno, ormai non più così lontano.

Autore : Luca Angelini