Quali saranno le regioni più colpite dai temporali tra domenica e martedì?
Inizialmente quelle settentrionali, in particolare a ridosso delle zone alpine, prealpine e pedemontane, da lunedì pomeriggio però focolai temporaleschi in attivazione anche al centro e martedì al sud, segnatamente nelle zone interne e montuose peninsulari.
Un vortice in avvicinamento, una nuova storia di piogge da raccontare che però ha già il sapore dei tipici break estivi, in altre parole un anello di collegamento tra la primavera capricciosa che se ne va e la timida estate che inizia ad alzare la testa. Il risultato di tutto questo finirà entro i tessuti nuvolosi di una perturbazione in avvicinamento dalla Spagna nel corso del prossimo week-end e in azione sull’Italia nei primi giorni della prossima settimana.
La sua corsa finirà per rovinare in parte la domenica sul nostro settentrione dove, nel corso del pomeriggio, andranno a prodursi le prime piogge. Tra lunedì e martedì poi la banda nuvolosa, incalzata dall’aria fredda che spinge da tergo, riuscirà ad avere riflessi temporaleschi anche su parte del centro e del sud. Ecco una prima panoramica del rischio temporalesco previsto tra domenica a marted.
Domenica 9: attivazione di rovesci anche temporaleschi già in mattinata su ovest Alpi, Valle d’Aosta e alto Piemonte, in estensione nel corso della giornata a tutto il Piemonte, all’Appennino Ligure, alla Lombardia, all’Emilia occidentale e al Triveneto. I temporali più intensi si collocheranno su Canavese e Biellese in Piemonte, in zona laghi sulla Lombardia, sul settore dolomitico, su Alpi e Prealpi Giulie in Friuli. Non si esclude la possibilità di isolate grandinate.
Lunedì 10 ulteriori focolai temporaleschi in sviluppo nel corso della giornata sull’intero arco delle Alpi, anche se con maggior frequenza e intensità sul comparto delle Marittime e sui settori centro-orientali, in particolare alto Bresciano e Bellunese. Qualche scroscio anche sui settori appenninici liguri di Levante e sull’alta Toscana dalla Lunigiana al Casentino. Nel pomeriggio focolai temporaleschi in sviluppo anche sull’Appennino umbro-marchigiano, in particolare su Maceratese ed Ascolano, nonchè sul tratto spartiacque dell’Appennino laziale-abruzzese, seppur con fenomeni più sporadici. Anche in questo caso rischio di locali ma intense grandinate.
Martedì 11 l’asse dei fenomeni si sposterà maggiormente verso il centro, pur interessando ancora con qualche temporale pomeridiano il comparto delle Alpi Marittime e la fascia prealpina lombardo-veneta-friulana. I temporali risulteranno però più probabili e intensi su entroterra romagnolo, Umbria, entroterra marchigiano, abruzzese, molisano, monti del Reatino, Appennino Campano e, in misura minore, anche quello Lucano. Su tutti questi settori non si esclude la possibilità di isolate grandinate, associate ad un generale calo delle temperature.
Da mercoledì generale miglioramento, con esaurimento quasi totale dell’attività temporalesca su tutte le regioni.
Autore : Luca Angelini