00:00 29 Luglio 2009

Prossima settimana nuovo exploit dell’Africano

Dopo la parziale rinfrescata, peraltro piuttosto settentrionale e poco coinvolgente per il resto del paese, un nuovo ruggito del Solleone renderà l’estate mediterranea ancora una volta più rovente del solito.

Un film già visto; storia vecchia e soliti problemi dell’estate italiana da un paio di decenni a questa parte. Lo scorso inverno ci aveva insegnato che si può cambiare; una sorta di revival del passato. Ma le cover, si sa, hanno sempre meno successo degli originali.

Ed eccoci qui a parlare di nuovo dell’anticiclone africano e delle sue scorrerie mediterranee, novello pirata saraceno dei nostri lidi; pronto a trasformare la nostra gradevole estate in un fastidioso e opprimente periodo di caldo, un pò torrido e un pò afoso.

Andiamo per gradi e cerchiamo di capire quali sono le premesse a tale situazione, peraltro ormai normale per le nostre estati. Una ruota depressionaria a largo dell’Inghilterra, foriera ormai da oltre un mese di una stagione più simile all’autunno, sia per le isole britanniche che per la Scandinavia, subirà nei prossimi giorni un po’ di scossoni dinamici a causa di spasmodiche contorsioni della corrente a getto.

La rotazione ciclonica si farà più lenta e contorta, tanto da trasformare la nostra ruota in un’ellisse. Una profonda saccatura si allungherà allora verso le Canarie, complice una più nutrita discesa di aria fresca dalla Groenlandia. Il solito e preciso gioco di sponda invoglierà una rimonta anticiclonica sul Mediterraneo centro-occidentale.

Il flusso perturbato associato, che sarà anche responsabile della parziale rinfrescata al nord, tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, sarà deviato anch’esso verso sud sud-est, lasciando il posto ad un richiamo di correnti meridionali, calde e umide, più attive proprio nell’area compresa fra la Penisola Iberica e quella Italica.

Dietro le quinte, a muovere le fila di questa nuova ondata di calore, appare sempre più probabile la presenza di uno scomodo anticiclone dinamico a nord della Scandinavia; scomodo per posizione e per atteggiamento. La cosa peggiore che ci potrà capitare, e che al momento è percorsa da vari modelli a medio-lungo termine, è una strana alleanza con la bolla calda proveniente dal nord Africa.

Si tratta in genere di situazioni fragili e transitorie, data la diversa condizione termodinamica delle due strutture, ma che ben conosciamo per il loro effetto “calorifero”.

Il prologo di questa nuova aggressione del Solleone, sarà già attivo nella prima metà della settimana, quando saranno interessate le isole maggiori e gran parte del centro-sud, in primis la già martoriata Sardegna. A seguire il caldo abbraccio africano si estenderà un po’ a tutte le regioni; sarà questo il periodo più difficile che potrebbe accompagnarci fino alla fine della prossima settimana.

A giudicare dai parametri in gioco questa ondata di calore non sarà paragonabile per intensità a quelle precedenti. La sua durata potrebbe fare però la differenza, rendendo comunque difficoltosa e penosa la sua sopportazione; soprattutto per le persone più deboli e quelle che saranno costrette a rimanere nelle città.

Perché siamo nel cuore dell’estate, il periodo più caldo dell’anno, quello in cui la nostra terra e il nostro mare sono al massimo del riscaldamento acquisito; perché forse questa è l’ultimo serio affronto dell’estate, di questa che sembra per ora una classica estate all’italiana.

Tenetevi comunque aggiornati con le nostre rubriche perché i colpi di scena non solo appannaggio delle mezze stagioni; anche un periodo stabile come quello estivo può essere foriero di rapidi cambiamenti. Una svagata goccia fredda, un leggero calo dei geopotenziali e il temporale ammazza-calura compare dietro l’angolo.
Autore : Giuseppe Tito