00:00 1 Marzo 2014

Probabile anticiclone sull’ovest dell’Europa entro il secondo weekend di marzo: quali conseguenze?

Con gli aggiornamenti modellistici attuali, diviene sempre più probabile l'arrivo di una fase anticiclonica con sede sui settori occidentali del continente. Una zona di alta pressione che avrebbe il merito di regalare all'Italia un tipo di tempo influenzato da venti orientali o settentrionali con atmosfera generalmente più secca, specie al centro-nord.

Giungono conferme riguardo una possibile fase di pausa precipitativa che potrebbe intervenire sul nostro Paese a partire già dalla seconda metà della settimana prossima. A garantire una generale tregua alle precipitazioni dopo l’ennesimo passaggio perturbato atteso tra lunedì e martedì prossimi, ci penserebbe l’elevazione di una zona anticiclonica con sede sull’Europa occidentale, la cui posizione precisa tuttavia, è ancora da stabilire.

Un aumento della pressione e del geopotenziale in questo settore del continente agevolerebbe la formazione di un blocking nei confronti delle correnti umide ed instabili di origine atlantica (o nord-atlantica come quelle che ci interessano attualmente) avviando di riflesso una fase atmosferica decisamente più secca rispetto a quella attuale, soprattutto sulle regioni del centro e del nord. Nonostante la previsione di anticiclone sull’ovest dell’Italia venga confermata anche dagli aggiornamenti attuali, risulta ancora una volta INCERTA la posizione che l’alta pressione andrà ad assumere sullo scacchiere barico europeo.

Secondo il modello inglese ECMWF l’alta pressione resterebbe arroccata poco ad ovest del nostro Paese, appena al di la delle Alpi occidentali, veicolando così temperature molto miti su penisola Iberica, Francia e settentrione italiano, confinando refoli residui d’aria relativamente più fresca solo sui settori del mezzogiorno. Questa ipotesi appare sostanzialmente confermata anche dal modello americano GFS.

Tuttavia, esistono ancora delle incertezze per quanto riguarda la posizione che verrà assunta dall’alta pressione nel corso del prossimo fine settimana:
da non scartare a priori la probabilità di avere l’anticiclone sbilanciato con i propri massimi sui settori nord-occidentali europei. In questo caso l’azione di blocking nei confronti dei flussi instabili provenienti dall’oceano, risulterebbe ugualmente efficace ma il tipo di tempo che sperimenterebbe il nostro Paese sarebbe comunque soggetto all’influenza assai più sensibile di alcune masse d’aria più fresca che dai settori orientali del continente, raggirando l’anticiclone, potrebbero raggiungere con discreta facilità anche l’Italia.

In questo frangente l’aspetto termico subirebbe inevitabilmente dei ritocchi verso il basso. Temperature fresche che sarebbero garantite in parte dalla maggiore lontananza del cuore caldo dell’alta pressione al nostro Paese ed in parte del modesto flusso di correnti orientali che attraverserebbero abbastanza agevolmente lo stivale.

Tirando le somme, una volta chiusa l’ennesima parentesi perturbata atlantica di questa tormentata stagione, appare abbastanza probabile l’arrivo di una fase atmosferica caratterizzata da valori di pressione e di geopotenziale mediamente più alti sui settori occidentali dell’Europa, avviando per l’Italia una fase atmosferica più secca.

Oltre questo più di tanto è impossibile sbilanciarsi, gli effetti specifici che l’affermazione di questo nuovo pattern potrà portare sul tempo atmosferico italiano, dipenderanno strettamente dalla posizione assunta dall’alta pressione sullo scacchiere barico europeo. Sottili ma importanti dettagli che andranno stabiliti con maggior sicurezza a minori distanze previsionali.

Nella carta di previsione del modello inglese ECMWF riferita a sabato 8 marzo, abbiamo proposto quella che attualmente appare essere l’ipotesi più probabile di evoluzione atmosferica nel prossimo fine settimana.

Autore : William Demasi