00:00 11 Marzo 2011

Primavera? Temporali alla riscossa

La stagione dei fiori porta con sè anche un altro tipo di fioritura, quella delle nubi cumuliformi.

Il temporale è una delle manifestazioni più temibili della Natura. Per questo motivo l’alone di fascino che circonda questo imponente fenomeno può sfociare talvolta in situazioni potenzialmente pericolose. I temporali sono utili al sistema terra-atmosfera per svariati motivi. Oltre alle benefiche e rigeneranti piogge estive, questa immane macchina energetica fornisce ad esempio nutrimento ai terreni laddove cadano dei fulmini. Ogni fulmine che tocca al suolo infatti inietta enormi quantità di sostanze azotate nel terreno.

Una sorta di immane concimazione naturale. I fulmini inoltre servono a bilanciare le cariche negative della Terra annullate di continuo dalle correnti ioniche positive del campo elettrico atmosferico in condizioni di bel tempo.
 
I fulmini però costituiscono anche il pericolo numero uno in caso di temporale. Essendo l’aria un cattivo conduttore di corrente, la scarica del fulmine cercherà la via più rapida per raggiungere la terra e questo conduttore potrebbe essere anche il nostro corpo. I segnali premonitori di una situazione pericolosa in caso di temporale sono ad esempio crepitii attorno agli oggetti metallici, in particolare a quelli appuntiti, oppure capelli che si drizzano. In questi casi occorre portarsi il più rapidamente possibile al riparo in luoghi chiusi.

Se siamo al mare va bene anche una cabina sulla spiaggia, in montagna una baita, in città un’automobile. Nel caso non avessimo la possibilità di ripari sicuri il rischio sale di molto. In casi limite dunque ci si può accovacciare (e non sdraiare) negli avvallamenti del terreno cercando di tenere i piedi uniti e possibilmente seduti sopra ad un oggetto isolanti (ad esempio uno zaino).

Al mare evitare assolutamente di rimanere sugli scogli, in acqua, lungo la riva, in montagna allontanarsi da cime, creste punte, alberi isolati. In città non fermarsi sulla porta di ingresso dei palazzi ma portarsi all’interno. Il fulmine potrebbe infatti utilizzare proprio il nostro corpo come ponte per raggiungere la terra dai muri sovrastanti.

Dentro un’auto si è sicuri solo se si tengono i finestrini chiusi e non si toccano le parti metalliche all’interno del veicolo. Per evitare di trovarsi in queste situazioni limite suggeriamo naturalmente di informarsi presso gli organi meteorologici ufficiali sulle previsioni del tempo prima di uscite per mare o sui monti. In più tenere presente queste regole empiriche: se si notano nubi a sviluppo cumuliforme fin dal mattino, è probabile che nel corso della giornata si sviluppino temporali.

In estate, più torbida è l’atmosfera (presenza di foschia) e maggiore è la sensazione di afa nelle valli, più alta sarà la probabilità di temporali di calore. Per prevedere lo spostamento di un temporale già sviluppato osservare verso quale direzione punta la parte più alta del cumulonembo (incudine) e calcolare una deviazione verso destra di circa 30°. Ricordarsi che la vita media di una cellula temporalesca è di circa 1 ora e che la fase più intensa difficilmente supera la mezzora. Allontanarsi nel frattempo dai corsi d’acqua: i torrenti, ingrossati da piogge anche lontane, possono gonfiarsi pericolosamente, rapidamente e oltre ogni aspettativa.

Autore : Luca Angelini e Alessio Grosso