00:00 20 Febbraio 2010

Primavera? Il prato si risveglia

Tante notizie e consigli interessanti sui tappeti erbosi.

Il continuo rifacimento del prato di San Siro a partire dagli anni 90, cioè quando, in occasione dei mondiali di calcio, venne predisposta la parziale copertura dell’impianto, la dice lunga sulla difficoltà di realizzazione di un prato ad uso professionistico ma anche per uso hobbistico a fini ornamentali.

Muffe e malattie dell’apparato radicale, crescita delle radici solo nei primi cm, eccessiva umidità in superficie, carenze di ossigeno dovute ad un esagerato compattamento della sabbia, irrigazioni troppo superficiali, stadio troppo buio per colpa della copertura e dunque scarsamente aerato.

E voi? Avete dato un’occhiata al praticello del vostro giardino? L’avete trovato in buona salute? C’è del muschio? L’erba è ingiallita per il freddo? Niente paura, a tutto c’è rimedio.

Acquistate delle confezioni di prato rigenerante, della terra cosparsa di sostanze antimuschio, indi asportate la porzione di terreno ingiallita o invasa dal muschio, preparate a parte una bella zolletta già seminata, (meglio se da vivaio e in fase di germinazione) ed infilatela nel quadrato rimasto “nudo”, oppure, dopo aver rizollato la superficie seminate nuovamente.

Se invece avete deciso di destinare a prato una determinata zona, abbiate l’accortezza di asportare il materiale grossolano di deposito e la vegetazione infestante. La conoscenza della struttura del sottosuolo nei primi 50 cm è fondamentale per il successo della vostra iniziativa naturalista.
Concimi, prodotti fosfatici e potassici sono fondamentali per il nutrimento dell’erba.
Importantissimo è poi il drenaggio che deve consentire un rapido smaltimento delle acque che possono ristagnare in eccesso.

Se è presente materiale di cantieri di costruzione ci si deve aspettare un graduale appassimento del manto erboso, un diradamento o la formazione di muschio.

Il periodo di semina consigliato va sempre da fine marzo ai primi di ottobre. Non seminate se c’è troppo vento e aspergete leggermente il terreno dopo la semina senza allagarlo.

Aspettate con pazienza la germinazione ed evitate di far camminare sul prato cani e bambini, anche se avete acquistato un prato “forte”.

Bagnate giornalmente ma senza esagerare. Attenzione però a non bagnare il prato superficialmente.
Scegliete sempre le ore prossime al tramonto ma non quelle notturne perchè l’erba non sarà attiva e non “berrà”.

Se si prevede pioggia per la serata o l’indomani, evitate di bagnare.
Le innaffiature rinforzano anche le piante infestanti!

Il taglio non deve mai superare un terzo della lunghezza della lamina fogliare; tagli drastici possono indebolire o far morire l’erba, specie in estate. L’erba tagliata va asportata? Ne parleremo in un prossimo articolo…
Autore : Redazione