00:00 27 Aprile 2009

Primavera 2009: ritorno al passato…

Erano anni che sulla nostra Penisola non si presentava una primavera così instabile.

Le primavere secche, dominate dagli anticicloni, quelle che al massimo concedevano qualche temporale isolato in un mare di siccità sembrano ormai un lontano ricordo.

Anche l’Africa, dopo aver spadroneggiato per molto tempo in area mediterranea, sembra abbia deciso di soffiare il suo alito rovente a casa sua, evitando di infastidire le nazioni vicine.

Piove…e anche tanto! Sulle Alpi c’è una quantità di neve davvero ragguardevole per il periodo. I ruscelli, i fiumi ed i laghi sono quasi tutti al massimo della loro portata.

Poi c’è la vegetazione, che ai primi raggi di sole risplende di un verde quasi rigoglioso. Insomma, è primavera…sarà anche instabile, ma è primavera.

Gli appassionati più giovani, forse, non ricordano le primavere degli anni 70 ed 80: quasi sempre molto piovose ed instabili; nulla a che vedere con il tempo “africanoide” dei primi anni 2000.

Spesso, in questa sede, rammentiamo concetti che a noi sembrano fondamentali. La primavera non deve essere considerata un anticipo d’estate, anzi, a conti fatti risulta la seconda stagione più piovosa dopo l’autunno.

Le fonti, le sorgenti e le falde acquifere devono arrivare all’appuntamento con la stagione estiva (che mai delude) in salute, ovvero al massimo della loro capienza. Solo così il periodo caldo e secco estivo può essere superato senza troppi problemi.

Nel recente passato vi sono stati casi di primavere eccezionalmente secche, che poi si sono ripercosse nel successivo periodo estivo normalmente caldo, con inevitabili problemi di natura idrica.

Quest’anno siamo quasi sicuri che, grazie ad una primavera così piovosa, tali problemi non dovrebbero manifestarsi. Un piacevole “ritorno al passato” gradito alla natura che ci circonda.
Autore : Paolo Bonino