00:00 10 Ottobre 2008

Prima del 20 del mese l’autunno potrebbe mostrarci un volto diverso

Ancora gli scambi meridiani all'origine di un possibile cambiamento sul nostro Paese. Ancora una saccatura protesa dal nord Atlantico verso il nostro Paese.

La porta dell’Atlantico non ne vuol sapere di aprirsi. L’autunno si è mostrato piuttosto ingenuo e dopo la prima botta perturbata si è seduto sugli allori rimanendo spiazzato dall’inaspettata e imponente risalita dell’anticiclone subtropicale.

Ne è scaturito questo periodo di tempo asciutto che, se da un lato può essere perfettamente cossiderato normale nei canoni del clima italico, dall’altro potrebbe sfociare in una anomalia laddove dovesse persistere fino ad autunno inoltrato.

Scorrendo la carte che ci proiettano alla prossima settimana in effetti si vedono inequivocabili segnali di cambiamento. In altre parole, se queste perturbazioni non riescono a entrare dalla porta, la Natura cercherà di farle entrare dalla finestra. E la finestra è quella aperta sulla Scandinavia.

Tutta la circolazione a livello euro-atlantico nella seconda metà della prossima settimana evidenzia una corrente a getto che mostra segnali di cedimento. Questo cedimento porterà il grande fiume d’aria a spezzettarsi in diverso strappi di vento. Questi strappi a loro volta favoriranno una maggiore ondulazione dei flussi secondo i meridiani.

Ecco dunque che, in concomitanza con un temporaneo indebolimento del vortice polare, l’anticiclone delle Azzorre punterà decisamente verso nord invogliando una saccatura a discendere lungo il suo bordo orientale fino a raggiungere l’Italia.

A questo punto i giochi sarebbero fatti e il ritorno di pioggia e freddo scontati. Ma così non è. Dato il lag temporale che ci separa dall’evento, i calcoli impostati dagli elaboratori subiranno una progressiva rettifica. In altre parole l’irruzione fredda tenderà ad assottigliarsi dunque gli effetti che ne deriveranno potranno risultare diversi da quanto ipotizziamo al momento.

L’impostazione di base pare comunque buona e tale da poter coinvolgere buona parte della nostra Penisola, visto e considerato che l’aria fredda, intorno a lunedì 20 ottobre, potrebbe trovare terreno fertile per insediarsi con un bel minimo centrato sui nostri bacini occidentali, con ipotesi di pioggia su molte regioni d’Italia. Non ci rimane che attendere l’evoluzione della modellistica per centrare appieno la previsione più attinente a quanto realmente potrà avvenire. Continuate a seguirci.
Autore : Luca Angelini